Taranto, 26 mag. (TMNews) – Nuovo colpo di scena nelle indagini sull’omicidio di Sarah, la quindicenne di Avetrana uccisa lo scorso 26 agosto. Il cellulare di Sarah Scazzi alle 14:42 di quel 26 agosto si trovava nel garage della famiglia Misseri. A sostenerlo, come riporta il quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno”, sono i carabinieri del Ros che hanno terminato il lavoro di mappatura dei cellulari dei protagonisti del giallo di Avetrana.
Secondo quanto emerge dal rapporto, i cellulari delle persone coinvolte a vario titolo nel delitto, non sono dotati di dispositivo satellitare gps e dunque è difficile accertarne con estrema precisione la posizione. Nel caso di Avetrana c’è però una particolarità tecnica che avrebbe aiutato gli investigatori. L’abitazione della famiglia Misseri è coperta infatti da un ripetitore di ultima generazione Umts e sul display dei cellulari compare il simbolo 3G. Non così il garage, dove il segnale Umts non arriva e quindi i cellulari lavorano sulla frequenza Gsm e in più agganciano una cella che gli specialisti del Ros non hanno mai rilevato nella veranda, nel cortile e nell’abitazione degli zii di Sarah.
La singolare coincidenza ha permesso ai carabinieri del Ros di dettagliare la posizione in cui si trovavano i cellulari il pomeriggio del delitto. Stando a questi parametri, secondo gli investigatori, il telefono di Cosima Misseri alle 15:25 si trovava in garage, un luogo dove lei ha sempre negato di essere stata il 26 agosto e soprattutto in quelle ore. Invece, per 40 secondi, il suo cellulare ha agganciato un’altra cella, quella del garage, che, come detto, non è stata mai captata nella veranda, nel cortile e nell’abitazione.
La mappatura telefonica compiuta dai carabinieri del Ros avrebbe permesso così agli inquirenti di spostare in maniera definitiva il luogo del delitto in casa, dove si sarebbero trovati Sabrina, Cosima e Michele, con il corpo di Sarah successivamente trasportato nel garage. Sempre secondo lo stesso rapporto dei Ros, il 27 agosto 2010, dalle 10:26 alle 10:40, i telefonini di Cosima Serrano e di sua figlia Sabrina Misseri si trovavano in un’area rurale compresa tra Avetrana e San Pancrazio Salentino, una zona compatibile sia con la contrada Mosca, dove poi fu trovato il cadavere di Sarah, sia con la zona dove c’è l’albero di fico sotto il quale vennero rinvenuti i resti dei vestiti bruciati della vittima.
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