DUMENZA Nuove ricerche nella zona boschiva di Sessa, piccolo paese del Malcantone a ridosso del confine con il Varesotto, dove lo scorso giovedì un’escursionista ha rinvenuto resti di uno scheletro umano. Le perlustrazioni sono andate avanti per buona parte della giornata. A coordinarle la polizia scientifica, supportata dai cani dell’unità cinofila ricerca resti umani di Milano. Decine di uomini intervenuti alla ricerca di altri resti, anche perché quelli venuti alla luce fino ad ora sarebbero insufficienti per stabilire sesso ed età
della vittima. Tre i cani all’opera: un labrador, un golden retriver e un bracco tedesco. Animali specializzati, grazie ad un addestramento di cinque anni, nel ritrovamento di resti umani nel corso di indagini di polizia. Sul fronte delle indagini, come si limitano a dire dalla polizia scientifica cantonale, le ipotesi al momento restano a trecentosessanta gradi. Non si esclude nulla: dall’incidente ad un escursionista, magari italiano, al delitto con relativo occultamento di cadavere. L’ultima ipotesi, in ordine di tempo, riguarda Boi Ngoc, la 17enne scomparsa dieci mesi fa dalla sua casa del Canton Svitto, di cui non si anno notizia dal 7 agosto dell’anno scorso. L’appello, rilanciato nei mesi scorsi anche da “Chi l’ha visto” aveva portato ad alcune segnalazioni da Ponte Tresa e a Sessa. «L’identificazione è difficile – ha però riferito il capo della Scientifica Emilio Scossa-Baggi al quotidiano svizzero tedesco Blick – e non siamo ancora in grado di stabilire se le ossa appartengono a una donna o a un uomo. Non ci resta che aspettare i risultati provenienti dall’istituto di medicina legale». Fino ad allora rimangono in piedi anche le altre ipotesi. Tra queste anche quelle che portano a Nedo Girami, il pensionato di Germignaga scomparso all’età di 81 anni nei boschi di Dumenza nell’ottobre del 2007, e persino a Patrizia Rognoni che manca dalla sua casa di Castelveccana dallo scorso 16 settembre.
b.melazzini
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