ORINO E’ morto sul colpo travolto dall’albero che stava tagliando. Non c’è stato purtroppo nulla da fare per il settantenne Bruno Bonato, pensionato di Orino, deceduto mentre stava svolgendo una delle sue attività preferite. E’ bastato davvero un attimo, pochi istanti di distrazione per trasformare un normale pomeriggio di lavoro in mezzo alla natura in un autentico incubo. Una tragedia enorme che ricorda da vicino quanto accaduto poche settimane fa a un altro boscaiolo di Malgesso, Franco Zocchi, colpito a morte da una pianta in caduta.
Come ieri pomeriggio intorno alle 14 quando Bruno, armato di motosega, stava tagliando in via Cerro un grosso albero in un piccolo bosco distante non più di una decina di metri dalla sua abitazione. L’operazione, già più volte ripetuta in passato, sembrava stesse procedendo tranquillamente, senza intoppi. «Era da solo – racconta il vicino di casa – quando a un certo punto ci ha chiamato perché gli dessimo una mano. Siamo usciti io e mio figlio, giusto per tenergli la scala mentre stava tagliando l’albero che nel frattempo si era inclinato». I due vicini di casa stavano quindi semplicemente tenendo la scala in equilibrio, evitando che potesse cadere, mentre lentamente Bruno si stava occupando del taglio della grossa pianta.
«L’albero – ripete il vicino – si era inclinato sfiorando i fili dell’elettricità senza però toccarli. A un certo punto Bruno ha tagliato la sommità di quel grosso ramo che si è poi appoggiato ai fili restando in bilico». Così il pensionato di Orino è ridisceso dalle scale raggiungendo il centro della stradina sulla quale pendeva quel grosso cespuglio, bloccato dai fili, solo parzialmente tagliato. «Ha iniziato a sfoltire questo grosso ramo – racconta l’amico – quando a un certo punto a una velocità impressionante il ramo gli è caduto sulla testa colpendolo in pieno. Ha cercato di togliersi per evitarlo ma non ce l’ha fatta. Il colpo è stato violentissimo».
Il ramo, precipitato dall’alto, lo ha travolto colpendolo sulla nuca e riducendolo in fin di vita: «L’abbiamo soccorso subito, mia moglie ha chiamato il 118 e davvero in pochi istanti è arrivata un’ambulanza. Purtroppo – ricorda il vicino – è morto in pochissimo tempo, non rispondeva, si sentivano solo dei lamenti, come dei rantoli». I medici arrivati sul posto sui mezzi di soccorso, infatti, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del povero pensionato.
Intorno alle 16 è sopraggiunto il carro funebre sul quale è stata caricata la salma. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Cuvio che hanno effettuato i rilievi di rito raccogliendo poi le testimonianze dirette dell’accaduto in modo da fare chiarezza sull’esatta dinamica dell’incidente. Nei prossimi giorni verrà fissata la data dei funerali.
b.melazzini
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