Sono gravissime le condizioni di un frontaliere di Clivio di 50 anni, travolto ieri mattina da un macchinario industriale. L’operaio è rimasto vittima di un incidente sul lavoro avvenuto in Svizzera. Secondo la ricostruzione effettuata dagli agenti della Polizia Cantonale, l’uomo si trovava all’interno di un’azienda in via Lischee, a Stabio, in Canton Ticino.
Insieme a un collega del turno della mattina stava spostando un’apparecchiatura all’interno del reparto, ma a un certo punto è rimasto travolto dal macchinario, rimanendo schiacciato. Un’operazione che avrà compiuto chissà quante altre volte, ma ieri si è verificato un gravissimo intoppo che ha provocato il brutto incidente.
Le sue condizioni sono subito parse gravissime. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del Sam e della Rega che dopo aver prestato le prime cure all’operaio lo hanno trasportato in elicottero all’ospedale di Lugano. Il 50enne ha riportato gravi ferite tali da metterne in pericolo la vita.
L’incidente di ieri mattina hanno ridato attualità a un tema, quello degli infortuni sul lavoro, sempre “caldo”, non solo in Italia, ma anche in Svizzera. La sicurezza di di ditte e aziende continua a essere al centro delle discussioni pubbliche. Sul tema è intervenuto anche , Presidente Associazione Frontalieri: «Non entro nel merito della vicenda – sottolinea – ma posso parlare delle realtà che conosco. Io lavoro in una clinica luganese e posso garantire che su questi aspetti sono estremamente fiscali. C’è una grandissima attenzione, oltre a mille controlli. Mio padre lavorava nel settore edile e posso dire che anche quello è un settore sul quale c’è grande attenzione in fatto di sicurezza. Poi è chiaro che ogni situazione è diversa da tutte le altre».
«Magari – insiste – nelle piccole aziende la situazione è un po’ diversa, potrebbero esserci delle mancanze: si tagliano i costi, manca magari l’attenzione all’operaio e può capitare che anche sulla sicurezza ci siano delle mancanze, ma sulle grosse realtà devo dire che esiste una grande attenzione. Noi ad esempio per alzare un paziente, usiamo il sollevatore. Quando lo abbiamo richiesto, entro un mese lo abbiamo ricevuto. Il settore sanitario ad esempio è un settore nel quale c’è tantissima attenzione al tema della sicurezza. Questo lo posso dire senza problemi, visto che è una realtà che tocco con mano ogni giorno e che conosco molto bene. Poi – conclude – ogni azienda è un mondo a sé, una realtà diversa dalle altre».
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