SAMARATE Jessica e Sabrina, sabato sera, saranno regolarmente al PalaGeorge di Montichiari a fare il tifo per la loro Yama. Ci saranno lo stesso, malgrado lo sconcerto, misto a profonda amarezza, che la loro famiglia ha provato questa settimana, al momento di fare la richiesta di accesso al palazzetto.
Jessica e Sabrina Daversa, di Samarate, sono due gemelle di 21 anni: la sindrome di Down, da cui sono affette, non ha mai impedito loro di girare senza problemi i palazzetti d’Italia al seguito delle farfalle biancorosse. «Hanno fatto anche trasferte lunghe, come Pesaro e Urbino – racconta papà Giuseppe – Sempre in mezzo agli Amici delle Farfalle, come piace a loro». E, giustamente, sono sempre entrate gratis, non perché ci sia una legge che lo imponga, ma per ovvie ragioni di sensibilità e buonsenso.
Stavolta le cose sono andate in maniera diversa: quando Leonardo, fratello delle ragazze e a sua volta tifoso della Unendo Yamamay, ha chiesto via mail informazioni alla Master Group Sport (la società che organizza l’evento Supercoppa insieme alla Lega Volley) si è sentito rispondere che «l’ingresso è gratuito esclusivamente per i disabili in sedia a rotelle, poiché non usufruiscono di un posto in tribuna».
Insomma: se occupi un posto, devi pagare. Anche se sei disabile, purché non in carrozzina. Posizione legittima, sia chiaro, ma francamente discutibile sul piano del buon senso. «Master Group Sport ci ha poi proposto, “visto che mio figlio è un tifoso”, di concederci due ingressi omaggio, più uno per un accompagnatore, presentando un certificato medico – continua Giuseppe Daversa – Ma abbiamo rifiutato: non abbiamo bisogno di elemosine. Abbiamo già comprato i biglietti anche per Jessica e Sabrina,
che saranno regolarmente presenti a Montichiari. Non è questione di pagare o meno – precisa papà Daversa – Ci ha amareggiato la risposta, in cui si sottolinea il fatto che, non essendo sulla sedia a rotelle, le ragazze non hanno diritto a nessuna agevolazione. Eppure, fino a oggi, Jessica e Sabrina hanno girato vari palazzetti, visto concerti e anche trasmissioni televisive: non solo non hanno mai pagato, ma sono sempre state trattate in modo eccezionale».
«Colpisce questa differenziazione tra i disabili in carrozzina e quelli che non lo sono – sottolinea Valentino Celotto, presidente degli Amici delle Farfalle e assessore ai Servizi Sociali del Comune di Samarate – Hanno diviso i portatori di disabilità in due categorie, in base alle quali solo chi non è in grado di occupare un posto, non paga. Spiace perché, come club, da sempre lavoriamo per invogliare anche i ragazzi con questi problemi a venire al palazzetto: una scommessa peraltro vinta».
Conclude Celotto: «Nessuno è obbligato per legge a far entrare gratis i disabili ma, visto che si spendono tante belle parole riguardo al problema, sarebbe il caso di fare anche qualche fatto concreto».
Francesco Inguscio
a.confalonieri
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