Schiaffo di AirOne a Malpensa Via voli, aerei e passeggeri

MALPENSA Governo e Sea dichiarano di voler rilanciare Malpensa e Alitalia risponde cancellando le rotte di AirOne per Bari, Brindisi, Palermo e Londra Gatwick dallo scalo della brughiera a partire da fine ottobre. Una stretta del 25 per cento circa dell’offerta su Malpensa della smart carrier di Cai, per circa 500 mila passeggeri all’anno tolti allo scalo.
In più ci sarà lo spostamento di due aeromobili a Catania, assottigliando così la flotta basata a Malpensa che si ferma a quota cinque su dieci.

Dalla ex compagnia aerea di bandiera fanno sapere che Malpensa rimane lo scalo principale del network di AirOne, anche per la prossima stagione invernale. Sarebbero logiche puramente economico – commerciali quelle che hanno mosso le scelte della Magliana, eppure l’estate a Malpensa per la “low cost” di Alitalia è stata da record. La meta londinese che verrà tagliata è stata inaugurata a fine marzo insieme a quella per Monaco e, con Varsavia, ha fatto totalizzare quasi 100 mila passeggeri da aprile a luglio.
A fine luglio, AirOne osannava Malpensa. Su 250 mila passeggeri fatti volare soltanto in quel mese, 186 mila erano clienti di Malpensa (il 74%). Quanto basta per preparare anche le novità di settembre Belgrado e Kiev ma non Amsterdam, data per buona a luglio ma non confermata ora per ottobre quando, il giorno 28, prenderà avvio Cagliari. Le altre novità che AirOne ha in serbo, non riguardano nuove rotte dallo scalo in provincia di Varese. «Che cosa ha portato a questo cambiamento di rotta? O dobbiamo pensare a una ripicca ai danni di Malpensa?» domanda Dario Grilanda, segretario generale della Fit Cisl che teme l’ennesimo bastone tra le ruote per lo scalo nostrano. «Sono sempre più necessarie regole chiare».
AirOne taglia a Malpensa i voli che ha già a Linate. E mentre pensa a piazzarsi a Catania e a sostituirsi a WindJet nella trafficata e redditizia Roma – Catania, è il segretario generale della Uil della Lombardia Walter Galbusera a prendere posizione contro «il silenzio delle istituzioni».
Per il sindacalista è evidente: «L’aeroporto di Malpensa è ormai vittima di un processo di ridimensionamento sistematico. Se non si invertirà rapidamente questa tendenza, arriveremo a una gravissima crisi di Sea con buona pace di tutti coloro che si stanno affannando attorno all’ingresso in borsa della società».
Galbusera quantifica in centinaia di voli alla settimana, il taglio su Malpensa di AirOne. «Arriverà qualcuno a coprire il vuoto che si è creato?». Poi chiede una presa di posizione della proprietà cioè del Comune di Milano: «Possibile che il sindaco Pisapia non avverta la necessità di fare il punto della situazione complessiva coinvolgendo anche le organizzazioni sindacali?».

s.bartolini

© riproduzione riservata