Tema “caldo” quello di Alptransit ad Angera. Il sindaco ha replicato alle ultime proposte tecniche lanciate dalla Lega. Nel frattempo anche gli attivisti del Movimento Cinque Stelle hanno detto la loro sul futuro dell’opera. «Come al solito – dice , riferendosi alle ultime esternazioni della Lega – c’è la gara a mettersi in mostra e a intestarsi meriti per il lavoro svolto da altri. In realtà si tratta solo di valutare se è economicamente sostenibile invertire la priorità su due opere previste, di cui una sola finanziata per ora. Solo gli approfondimenti tecnici ci daranno una risposta».
Anche gli attivisti sono intervenuti sulla vicenda: «I Comuni di Angera e di Taino hanno convenuto di rivedere la convenzione con la Provincia di Varese, Regione Lombardia e RFI per quanto attiene il cavalcaferrovia che doveva sorgere in Comune di Taino nei pressi della piattaforma ecologica ubicata in via Napoli di Angera, proponendo un progetto alternativo che non stravolga le esigenze manifestate dai rispettivi sindaci».
«Tale nuova progettualità – insistono – come tutte le cose viene ora cavalcata per fini politici senza ricordare alcune questioni. Si parla di difesa dell’ambiente e che la nuova progettualità ha così evitato scempi ambientali salvaguardando i collegamenti tra i due Comuni. Ma si dimentica forse che la progettualità complessiva dell’Alp Transit ha portato e porta problemi di natura ambientale che nessuno ha considerato nel suo complesso poiché una seria valutazione di impatto ambientale dell’opera non è stata effettuata».
Gli attivisti non mollano, e incalzano ancora: «Si fa finta di non considerare un’altra circostanza che in tutti i dibattiti rimane all’ultimo posto. Ovvero le azioni che devono essere messe in campo per evitare problemi legati all’inquinamento del rumore dei mezzi che transiteranno in mezzo alle abitazioni civili e che riguardano anche i territori di Angera e di Taino».
«A tale scopo – insistono i grillini angeresi – ci piacerebbe conoscere quale sia il crono programma delle opere per attutire questo fenomeno lungo la tratta Luino – Sesto Calende affinché anche i cittadini possano essere informati in maniera esaustiva».
E infine ancora un ultimo interrogativo: «Poi quali azioni sono state previste per quanto attiene le emergenze di natura sanitaria lungo la stessa tratta? Soltanto dopo aver definito tutte queste criticità magari si avrà più chiaro cosa ci riserva il prossimo futuro per i nostri territori» concludono.