Giornata di sciopero venerdì 27 marzo allo stabilimento Whirlpool di Cassinetta a Biandronno, proclamato dalle Rsu della Fiom Cgil. Oggetto della protesta, che è poi sfociata in un piccolo corteo interno, la riforma del mercato del lavoro, il cosiddetto Jobs Act, proposto dal Governo e approvato dal Parlamento. Lo sciopero è iniziato alle 8.30 con ritrovo in mensa per l’assemblea dei lavoratori aderenti, durante la quale è stata ribadita la netta contrarietà della Fiom alla riforma del lavoro come attualmente prevista.
Durante l’assemblea, la Fiom ha deciso di organizzare un corteo che si è mosso verso la fabbrica dei microonde. «Lo abbiamo scelto come luogo simbolo – spiega Matteo Berardi, leader della Rsu Fiom di Whirlpool – perché vede coinvolti numerosi lavoratori interinali e a tempo determinato, per far capire l’incidenza che la riforma del lavoro avrà su di essi». Il corteo si è poi diretto verso gli uffici della direzione dell’azienda, dove i lavoratori sono stati ricevuti ed hanno potuto spiegare le ragioni della protesta e consegnare il documento rivendicativo. «Abbiamo chiesto alla direzione di Whirlpool – prosegue Berardi – che ai futuri assunti a tempi indeterminato continui ad essere applicata la legge 300 del 1970 statuto dei lavoratori con particolare riferimento all’articolo 18, come previsto prima del Jobs Act». La Fiom è soddisfatta dell’esito dello sciopero. «La partecipazione della lavoratrici e dei lavoratori è stata massiccia e attiva – conclude Berardi – contribuendo all’ottima riuscita dell’iniziativa, grazie anche all’adesione dei lavoratori interinali».