Venerdì 13 dicembre è in programma uno sciopero generale di 4 ore, dalle 9 alle 13, che coinvolgerà il trasporto pubblico (ad eccezione del comparto aereo, fermo il 15 dicembre) e diversi altri settori, tra cui scuola e sanità. La mobilitazione, indetta dall’Unione sindacale di base (Usb), è una protesta contro la politica economica delineata nella manovra 2025 del Governo Meloni.
Impatto sui trasporti ferroviari e locali
Lo sciopero potrebbe causare disagi al servizio Regionale, Suburbano, Aeroportuale e alla Lunga Percorrenza di Trenord. Le fasce di garanzia non saranno coinvolte, ma Trenord avverte che:
- I treni in partenza prima delle 9 e con arrivo entro le 10 completeranno il servizio.
- Per i convogli cancellati del servizio aeroportuale, saranno disponibili bus sostitutivi tra Milano Cadorna e Malpensa.
Anche le corse Trenitalia subiranno possibili variazioni, pur garantendo i servizi essenziali nei giorni feriali. Modifiche potrebbero verificarsi anche prima e dopo le fasce di sciopero.
Settori coinvolti e mobilitazione NCC
Lo sciopero si estende anche a scuola, sanità e altri servizi pubblici, con la garanzia dei minimi indispensabili. Giovedì 12 dicembre, i lavoratori del Noleggio con conducente (NCC) anticiperanno la protesta con una mobilitazione pacifica presso Malpensa e la Stazione Centrale di Milano, criticando il Decreto Salvini per le sue implicazioni sulla privacy e sul funzionamento del settore.
Le motivazioni dello sciopero
L’Usb denuncia la politica economica del Governo e altre questioni, tra cui:
- Aumento salariale e indicizzazione legata al costo della vita.
- Investimenti in sanità pubblica, edilizia popolare e servizi essenziali.
- Riforme fiscali e il salario minimo di almeno 10 euro l’ora.
- Contrasto a leggi sulla precarietà e difesa dei diritti di sciopero.
Nonostante il decreto ministeriale che limita lo sciopero a 4 ore, il sindacato Usb ribadisce la sua protesta, denunciando l’ordinanza come «illegittima».