La vittoria di Brindisi? È quotata a 1,36. Giochi un euro e vinci 36 centesimi. Quella di Varese? 4,20. Come a dire: se non sono sfavoriti (e non di poco) i penultimi in classifica, chi altro lo può essere? Contro pronostico, contro l’evidenza dei numeri, contro tutto e tutti: «Qualcuno le quote le deve pur dare – sorride Attilio Caja – Io penso che quello che ci aspetta sia un match ancora tutto da giocare. Non sottovaluto gli avversari, mai, così come non li sovrastimo. Noi abbiamo le nostre certezze e le nostre consapevolezze: dobbiamo solo cercare di aumentarle».
Vigilia di Brindisi-Varese, quarta giornata di ritorno. Il tema è sempre il medesimo: il viaggio. Per settimane a contare sono stati soprattutto gli sforzi fatti per tornare a camminare come si deve, dopo mesi di inciampi. Ora, con il calendario a sottolineare inesorabile i fogli (nella fattispecie le giornate di campionato) che si staccano, uno dopo l’altro, constatare i progressi non basta più: «Siamo arrivati a un punto del torneo, e del nostro lavoro, in cui ogni partita può essere quella che ci permette di raccogliere i frutti – afferma il coach biancorosso – Ora ogni match deve essere affrontato al massimo, dobbiamo provarci sempre e con tutti, pur rispettando gli avversari».
In sorte tocca Brindisi: «Settimana prossima giocheranno le final eight di Coppa Italia, questo dovrebbe dire molto sulla loro forza. L’Enel ha talento ed è formata da un quintetto americano (Moore, Goss, Scott, M’Baye e Carter ndr) tutto in doppia cifra nei punti. Si tratta anche di una squadra con grande atletismo». Caja entra nel particolare: «Goss lo conoscete bene anche qui, ovunque è andato ha sempre fatto bene. Scott è un ottimo attaccante, M’baye è forse una delle grandi sorprese della serie A: è un lungo che gioca come un esterno. I pugliesi sono il secondo attacco del campionato e hanno un’ottima presenza a rimbalzo: la chiave per noi non può che essere la difesa. E il controllo del ritmo. Giocano alla Sacchetti e noi dovremo essere pragmatici: le loro qualità offensive vanno rispettate, non possiamo sfidarli a fare un canestro in più».
Conterà tanto, tantissimo, anche l’aspetto caratteriale: «Dovremo lottare: l’esigenza di vincere è soprattutto la nostra. Veniamo da una settimana in cui ci siamo preparati molto bene sia dal punto di vista fisico che mentale. Come sempre del resto: alleno un gruppo davvero inappuntabile, una squadra che si impegna, che dà sempre il massimo. Questi giocatori si meriterebbero davvero di ottenere qualche risultato».