Bangkok, 19 mag. (Ap-Apcom) – Almeno cinque persone, fra cui un fotoreporter italiano, sono rimaste uccise stamane nei violenti scontri a Bangkok tra le forze dell’esercito e le camicie rosse.
“Ci sono quattro morti, oltre al giornalista straniero”, ha detto Piya Uthayo, della polizia di Bangkok. Numerose persone sono state ferite, tra queste anche un giornalista olandese.
Un fotografo dell’Associated Press, presente sul luogo degli scontri, ha confermato la notizia diffusa inizialmente dalla France Presse: avrebbe visto l’esercito sparare su tre giornalisti stranieri, uno dei quali sarebbe morto. Il giornalista italiano, 48 anni, sarebbe stato colpito all’addome e trasportato all’ospedale nei pressi della zona rossa quando già era deceduto.
Gli scontri, particolarmente violenti, sono iniziati stamattina all’alba quando le forze dell’esercito hanno deciso di rompere gli indugi ed attaccare i dimostranti nella cosiddetta “zona rossa”, occupata da diverse settimane. Dopo l’annuncio da parte del governo che ogni negoziato era ormai interrotto, l’esercito ha fatto irruzione con i blindati attraverso le barricate delle camicie rosse aprendo il fuoco in tutte le direzioni.
Imbracciando gli i fucili d’assalto M-16 un centinaio di poliziotti si è fatto strado gridando ai manifestanti rifugiati nelle tende: “Uscite e arrendetevi altrimenti vi ammazziamo”.
Un portavoce del governo ha annunciato l’inizio dell’operazione con un annuncio alla televisione: “le operazioni proseguiranno per tutta la giornata”.
QUesti ultimi sei giorni di violenze sono costate la vita a 39 persone, in gran parte civili. Dall’inizio della protesta, il 12 marzo scorso, il bilancio è di 68 morti e oltre 1.700 feriti.
Fcs/
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