– Nel 2014, su 4.219 interventi effettuati dalla Guardia di Finanza in provincia di Varese su scontrini e ricevute fiscali, il 31,2% ha svelato irregolarità. Un dato preoccupante che non cala nell’anno in corso: da gennaio a settembre, su 2.645 interventi, il dato è salito al 38,1%.
A riferirlo in una nota è il capitano della compagnia di Gallarate. E la notizia conferma l’importanza del progetto sulla legalità, cui hanno partecipato gli studenti di tutti gli Istituti statali gallaratesi, in collaborazione con Ascom.
Ieri mattina il momento conclusivo al teatro Condominio, con il convegno “Negozio amico della legalità”, epilogo del lavoro condotto da circa 600 ragazzi dei 9 istituti statali di Gallarate e dagli studenti del comprensivo Dante di Cassano Magnago, che ha portato a un decalogo, un vero e proprio patto tra commercianti e consumatori. A partire dai più giovani.
«È un’iniziativa molto importante perché coinvolge le nuove generazioni» commenta l’onorevole (Pd), membro della commissione d’inchiesta parlamentare sulla contraffazione e l’abusivismo, presente ieri.
Saranno gli studenti gli ambasciatori del “no” all’acquisto di prodotti contraffatti, del sapersi comportare bene quando si entra in un negozio (ad esempio senza consumare all’interno cibi o bevande), mentre i negozianti si impegnano a garantire correttezza nell’informazione e prodotti di qualità, rispondenti alle caratteristiche dichiarate.
Sono 30, al momento, i negozi che hanno sottoscritto il patto e ai quali sono state consegnate ieri le vetrofanie con il marchio “Negozio amico della legalità”.
Gli studi che riferiscono di una percezione bassa della contraffazione nei ragazzi trovano una netta controtendenza nel progetto lanciato dalle scuole insieme ad Ascom Confcommercio.
Nel convegno di ieri i contributi di (psicologo sociale) e (Agenzia delle Dogane), che ha messo in guardia dagli acquisti online e invitato a visitare il sito dell’Agenzia
alla voce “Falstaff”, finestra proprio per i giovani: «Il prodotto contraffatto è di scarsa qualità. Ad inizio anno abbiamo intercettato una grossa partita di olio d’oliva che non era extravergine, in partenza per Usa e Sudafrica» un esempio di Robustelli.
Così (ufficio verifiche ispettive della Camera di Commercio): «Il mercato viene contraffatto a partire dai fruitori». (Ascom) ha parlato di speranza nel futuro «se voi giovani avete voglia di essere commercianti domani». Infine (Federconsumatori).