Ma che voglia avevamo di vederci una partita di basket (una partita di Varese, chiaramente)?
Vero: rispetto all’ultima volta, rispetto a quella gara 7 con Siena, sarà tutto diverso. Allora si giocava per un sogno, per la storia, per lo scudetto. Oggi (mercoledì) si giocherà solo per la curiosità, per iniziare a costruire il futuro, per crescere. Però ci sarà in campo la Cimberio, e allora la differenza non è poi così tanta: ore 17.30, PalaSport di Sondrio (via Aldo Moro 27, biglietto d’ingresso a 10euro mentre ci ha prenotato il “pacchetto tifosi” attraverso il consorzio pagherà 5 euro), di fronte ci saranno turchi del Galatasaray.
È la prima amichevole della stagione. Coleman ieri si è allenato con il gruppo e sarà della partita, difficilmente giocherà Ere che lamenta un indurimento muscolare e verrà tenuto a riposo.
Fabrizio Frates, per una volta, prova a mettersi dall’altra parte della barricata.
«Faccio il tifoso, penso con la testa di chi verrà a vederci: perché anch’io, esattamente come loro, sono terribilmente curioso di vedere all’opera questa squadra. Sarà tutto nuovo, sarà la prima partita vera: figuratevi che finora in allenamento non abbiamo mai usato il cronometro. Vogliamo vederci in faccia, giocare e scoprirci».
Si tratta della prima uscita, e c’è poco da fare: non bisogna aspettarsi vittorie e spettacolo. «Diciamo – continua il coach – che per forza di cose non potremo essere brillanti per tutti i quaranta minuti: perché se fossimo brillanti ora, dovremmo preoccuparci davvero».
È però bello capire cosa si aspetta Frates da questa partita: «Mi aspetto di arrivare alla sirena finale e di poter fare delle valutazioni: cosa manca, come calibrare il lavoro dei prossimi giorni, su cosa insistere maggiormente».
Però la prima amichevole, per tradizione, chiude un periodo di lavoro e ne apre un altro: bilancio. «Finora – dice Frates – è andato tutto molto bene: la squadra ha voglia di lavorare, e gli infortuni ci hanno lasciato abbastanza in pace. Abbiamo caricato tantissimo dal punto di vista atletico, e questo perché i ragazzi ci hanno permesso di farlo: tutti si sono presentati al raduno in ottime condizioni fisiche. Da qui al primo di ottobre, quando affronteremo la prima sfida che conterà per davvero, conto di giocare sette o otto partite che ci serviranno per fare ogni volta dei passi avanti».
..
Oggi, poi, parte l’avventura della nazionale agli Europei di Slovenia: Frates è uno che l’azzurro l’ha sempre masticato (assistente di Recalcati sulla panchina dell’Italia).
«Purtroppo – dice – non riusciamo mai a schierare la nostra formazione migliore: ogni volta c’è qualche defezione importante che arriva a complicare le cose. Perché sono certo che se l’Italia potesse, almeno una volta, affrontare una manifestazione al completo, potrebbe davvero dire la sua per le medaglie».
Anche questa volta, le defezioni illustri non sono mancate: «Pianigiani avrà a disposizione una squadra con meno talento, ma io resto fiducioso: tutti i nostri avversari, dalla Serbia alla Russia, hanno avuto i loro problemi e hanno perso giocatori importanti. Possiamo tranquillamente centrare l’obiettivo del passaggio al girone successivo, per poi stare a vedere: dopo ci vorrà un po’ di fortuna nel pescare l’accoppiamento giusto».
Basket
© riproduzione riservata