Nella cittadina di Qualiano, in provincia di Napoli, il compito di garantire la regolarità delle elezioni ha visto emergere un curioso episodio che mette in luce una realtà spesso trascurata: il lavoro degli scrutatori elettorali.
Una giovane donna di soli 24 anni è finita sotto i riflettori dopo essere stata denunciata dai carabinieri locali per abbandono di seggio senza giustificato motivo. Impiegata come scrutatrice in uno dei seggi elettorali della città, la giovane ha abbandonato il suo posto nella serata di sabato, senza far più ritorno.
Le prime giustificazioni fornite dalla donna sono state vaghe e prive di fondamento, ma presto è emerso il vero motivo del suo gesto: il compenso troppo basso per il lavoro svolto.
Questa vicenda solleva un importante quesito: quanto guadagnano realmente gli scrutatori per il loro impegno civico?
Secondo la circolare del Ministero dell’Interno n. 34/24, il compenso per gli scrutatori e i segretari dei seggi ordinari ammonta a 110,40 euro, mentre i presidenti di seggio ricevono 138 euro. Tuttavia, per i seggi speciali, i compensi sono notevolmente inferiori: gli scrutatori guadagnano solamente 56,35 euro, mentre i presidenti ricevono 82,80 euro.
Se da un lato il lavoro degli scrutatori rappresenta un importante atto di partecipazione civica e un fondamentale servizio alla comunità, dall’altro lato i compensi offerti potrebbero essere inadeguati rispetto all’impegno richiesto e alle responsabilità assunte. Tuttavia, la donna, abbandonando improvvisamente il seggio per una questione di salario, ha dimostrato una grave irresponsabilità nei confronti della democrazia, mettendo a rischio il corretto svolgimento delle elezioni e il diritto di voto dei cittadini.
In un momento in cui la partecipazione democratica è più che mai cruciale, è importante riflettere sull’importanza di chi si impegna nell’organizzazione e nella conduzione delle elezioni.