VARESE Altro che scuola di ballo, altro che circolo privato. Secondo la Questura, il locale di via Corridoni è una vera e propria discoteca, e quindi non ha il diritto a godere delle agevolazioni (soprattutto fiscali) che la legge concede ai club.
A seguito di un controllo effettuato sabato notte, al titolare del locale è stata elevata una sanzione da 20 mila euro. Quando gli agenti sono entrati si sono trovati davanti un’ottantina di clienti e un deejay che diffondeva musica proprio come una discoteca. Per questo, a detta della Questura, sarebbe da considerare «un pubblico esercizio che svolge una attività imprenditoriale vera e propria offrendo i propri servizi a chiunque li richieda pagando il prezzo previsto per ingresso e consumazione obbligatoria».
I controlli dei poliziotti hanno fatto emergere altre magagne. Secondo le forze dell’ordine, il locale impiegava in nero cinque lavoratori su sei (la segnalazione alla Direzione territoriale del lavoro è già partita): dalla guardarobiera sino ai due “buttafuori”. Questi ultimi non risulterebbero iscritti all’apposito albo.
Al titolare sono stati contestati anche la mancanza delle licenze comunali di pubblico esercizio e di pubblico spettacolo, la raccolta di dati sensibili dei clienti (o dei “soci” come sostengono dal locale) senza la regolare informativa prevista dalle norme sulla privacy.
Non basta: i poliziotti hanno anche riscontrato la presenza di telecamere non autorizzate che riprendevano i documenti.
Il titolare è stato accusato di apertura abusiva di un luogo di pubblico spettacolo. Mentre toccherà adesso al sindaco di Varese Attilio Fontana decidere se emettere o meno provvedimenti di sospensione o di cessazione dell’attività.
s.bartolini
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