Scuole, gli orari sincronizzati mandano in tilt il traffico

SARONNO Strade del centro intasate dalle auto negli orari di entrata e di uscita dalle scuole, quando centinaia di genitori si riversano sulle strade per accompagnare i figli nelle aule. Una situazione «invivibile», come denunciano alcuni automobilisti saronnesi. Resa ancora più pesante, secondo alcuni, dall’orario scolastico di 60 minuti previsto dalla riforma Gelmini nelle superiori.

Un provvedimento preso per risparmiare tempo, ma che fa perdere tempo a chi per lavoro è costretto a percorrere in auto le strade del centro negli orari di punta. Perché prima, con il tradizionale orario di 50 minuti, l’ora di entrata e di uscita variava da scuola a scuola, con un intervallo di pochi minuti che bastava però a rendere più scorrevole il traffico. «Adesso ci sono centinaia di ragazzi che escono tutti alla stessa ora,

e per fare un percorso di pochi chilometri si perde molto tempo bloccati per strada», spiega Andrea, dipendente di un’impresa di forniture mediche per ospedali. «La situazione è sempre stata critica, ma da quest’anno ho avvertito un netto peggioramento, che secondo me è imputabile soprattutto al cambio degli orari di uscita dalle scuole». Lunghe code in via Varese, nel rione Santuario dove si concentrano liceo classico, scientifico, Itis, Ipsia e Istituto tecnico commerciale Zappa. Provocate anche da decine di auto dei genitori degli alunni, provenienti anche dai paesi del circondario, dal tradatese fino alla province di Milano e Como, che si riversano sulle strade, assieme a quelle di mamme e papà che accompagnano i figli più piccoli negli asili e alle elementari. «Per risolvere il problema basterebbe potenziare il servizio pubblico», spiega Gianluigi, papà di un alunno al primo anno del liceo scientifico.

«Accompagno mio figlio a scuola perché dalla zona di Gerenzano dove abitiamo ci sono pochi mezzi per raggiungere Saronno e quella dell’auto è quasi una scelta obbligata. La soluzione migliore sarebbe una pista ciclabile, in modo da raggiungere Saronno senza pericoli».

Andrea Gianni

f.tonghini

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