«Scusa Lorenzo». Il sindaco di Cocquio Trevisago Danilo Centrella ha iniziato così il suo breve intervento l’altro ieri sera al Teatro Soms di Caldana. In calendario c’era un concerto, annullato in seguito alla tragica scomparsa di , studente di 15 anni, travolto e ucciso venerdì sera in via Marconi.
Alle 21 il teatro ha iniziato a riempirsi: un momento di riflessione spontaneo. L’invito ad esserci «per essere comunità. Una comunità che abbraccia la famiglia Mazzini: non siete soli», ha detto Centrella spiegando: «Lorenzo scusaci. L’accaduto è stata una tragica fatalità, certo. Ma tu devi perdonare la nostra fretta, che spesso ci porta a superare i limiti, la nostra distrazione. Le nostre strade inadeguate».
Il teatro si è riempito, qualcuno è rimasto all’esterno. In quell’abbraccio virtuale ai Mazzini erano tutti presenti: c’era Cocquio. Non c’erano, come comprensibile, i familiari del giovane. Sabato , il papà di Lorenzo, ha spiegato: «Non credo di potercela fare ad essere presente. In questo momento non so nemmeno dove mi trovo. L’unica certezza che ho è che mio figlio è morto. Ed è insopportabile». Il parroco don Franco Trezzi ha letto alcuni passi del Vangelo. Lorenzo è stato salutato da un lunghissimo applauso.
E anche ieri, all’apertura della stagione invernale dell’oratorio di Sant’Andrea dove Lorenzo faceva l’animatore, il ragazzo era presente. Il pranzo di comunità, con tutti i ragazzi e i loro familiari presenti, ha sancito un patto: «Lorenzo sei qui con noi. Non nei ricordi, nei nostri cuori». Per Cocquio è un momento estremamente difficile. Nessuno riesce a darsi pace, è la perdita di un figlio collettivo.
Il 30 settembre, intanto, in sede di consiglio comunale sarà ufficializzata l’uscita di Cocquio dal consorzio di polizia locale del Medio Verbano. «Il Comune avrà un proprio comando – spiega Centrella – vogliamo uomini molto presenti e concentrati sulle specifiche problematiche di Cocquio». Paradossalmente la nuova amministrazione da tre mesi ha lavorato ad una sola priorità: il piano sicurezza che prevede anche interventi viabilistici. La strada dove Lorenzo è stato travolto (una Provinciale) è tra i punti che saranno oggetto di intervento contro il fenomeno dell’alta velocità in particolare. «Non riusciamo a darci pace. Lo faremo per tutti – spiega Centrella – ma sento che arriveremo comunque in ritardo». Il quarantenne alla guida dell’auto è stato denunciato per omicidio stradale. Si è fermato ed era sobrio. Tuttavia se l’inchiesta confermerà la trasgressione ai limiti di velocità, con l’aggravante della mancata precedenza visto che Lorenzo era sulle strisce, l’uomo rischia una condanna pesante.