Finto vigile in azione a Malnate: nelle ultime ore, infatti, una coppia di truffatori ha raggirato un pensionato residente in città con la solita tecnica dell’acqua contaminata. I due balordi si sono fatti consegnare i contanti e i preziosi custoditi all’interno della cassaforte e se la sono svignata facendo perdere apparentemente le proprie tracce.
I fatti si sono svolti in un’area residenziale della città nella mattinata di martedì.
Per il momento non è ancora chiaro quello che è successo, ma stando alle prime informazioni il pensionato si è imbattuto in due soggetti: uno indossava una pettorina colorata, il complice portava degli indumenti che hanno spinto la vittima del raggiro a ipotizzare che di fronte ci fosse una forza municipalizzata. Purtroppo però si trattava di due truffatori senza scrupoli, pronti a tutto pur di arraffare qualcosa che potesse avere un valore economico.
Ma andiamo con ordine. Intorno alle 8 o giù di lì i due individui hanno suonato alla porta del pensionato malnatese raccontando il solito inventario di scuse, inflazionatissime, ma tuttavia sempre molto redditizie. «Dobbiamo fare il controllo dell’acqua per verificare se è contaminata».
In pochi istanti sono entrati all’interno dell’alloggio nel quale vive il pensionato dirigendosi verso gli impianti. Il finto vigile urbano quel punto avrebbe raccontato la solita storia dei soldi e degli oggetti preziosi da salvaguardare. «Dobbiamo effettuare un controllo della rete – avrebbe detto il truffatore – per evitare che gli oggetti preziosi, anche le banconote possano rovinarsi, mentre utilizziamo l’attrezzatura, le chiediamo di allontanarli dalle onde elettromagnetiche emesse dagli strumenti che usiamo».
Grossomodo suonerebbe così la solita scusa messa in scena dai balordi che si fingono dipendenti del servizio pubblico pur di accattivarsi le simpatie e la fiducia di chi gli apre le porte della propria casa. Eppure è incessante l’attività delle istituzioni e delle forze dell’ordine che in tutte le salse hanno consigliato alle persone di non aprire la porta agli sconosciuti e di contattare il 112 per ogni persona o movimento sospetto.
Tornando al fatto di cronaca, i due soggetti si sono fatti aprire la cassaforte nella quale erano custoditi i soldi e i preziosi raccattando un malloppo di almeno – soli contanti – 500 euro o giù di lì. Poi sono scappati. Della faccenda si stanno occupando i carabinieri.