Se ne vanno dal Parlamento Buonuscite per mezzo milione

VARESE In uscita dal Parlamento: le loro buonuscite ci costano più di mezzo milione di euro.
È il prezzo del rinnovamento, perché i sette tra deputati e senatori della provincia di Varese che non torneranno in Parlamento avranno diritto a percepire una liquidazione esentasse, il cosiddetto “assegno di fine mandato” che Camera e Senato assegnano a chi lascia l’attività parlamentare per reinserirli nel mondo del lavoro.
Al top della graduatoria del Varesotto c’è

il neo-governatore Roberto Maroni, che ha scelto di abbandonare la “palude” di Roma per guidare il Nord e che lascia Montecitorio dopo ventuno anni consecutivi di mandato parlamentare trascorso lungo sei legislature, di cui tre (’92, ’94 e 2006) interrotte a metà strada dalle elezioni anticipate. Per lui è pronto un assegno da circa 180 mila euro di liquidazione.
Il senatore Pdl Antonio Tomassini, che ha trascorso a Palazzo Madama quattro legislature in diciassette anni, incasserà poco più di 140 mila euro. Assegni più leggeri per i senatori eletti nel 2006: Paolo Rossi del Pd e Giuseppe Leoni della Lega Nord (nel 2001 aveva già percepito la liquidazione per i primi 14 anni in parlamento) porteranno a casa meno di 60 mila euro ciascuno.
Somme inferiori per chi ha compiuto un solo mandato: l’onorevole Marco Reguzzoni, che ha scelto di non ricandidarsi, incasserà circa 46 mila euro, mentre il senatore Fabio Rizzi, che ha preferito il Pirellone, percepirà una cifra che si aggira sui 41 mila euro. Non sa ancora se avrà diritto alla liquidazione Alessandro Vedani («ma non mi interessa» afferma), entrato in Senato il 24 luglio: occorrono sei mesi effettivi e le Camere sono state ufficialmente sciolte a dicembre anche se l’attività prosegue fino al nuovo insediamento. In ogni caso si tratterebbe di una cifra attorno ai quattromila euro.
Agli assegni di fine mandato si aggiungono i vitalizi, oggi semplici pensioni. Le nuove norme approvate nel 2011 hanno imposto un giro di vite, così scatteranno solo a 65 anni, con il calcolo contributivo, oppure anche già a 60 anni, ma per chi ha maturato più mandati. Per ora, tra i varesini, avranno diritto a percepire la “pensione” da parlamentare i senatori uscenti Giuseppe Leoni e Antonio Tomassini, che hanno superato i 65 anni (circa 5.300 euro per il primo, attorno ai 4.800 euro il secondo), mentre tra gli altri il primo che potrà staccare l’assegno extra sarà proprio Maroni, che con i suoi ventun anni alla Camera avrebbe diritto al vitalizio (circa 5.300 euro al mese) già al compimento dei 60 anni, quindi dal 2015, anche se non potrà sommarlo all’indennità di carica da presidente della Regione.

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s.bartolini

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