Sea e la quotazione in Borsa «Il momento è quello giusto»

MALPENSA Il momento giusto è questo, ne è convinto il presidente di Sea Giuseppe Bonomi: «C’è un fortissimo interesse del mercato verso il settore del trasporto aereo e la nostra società». Anche grazie alle possibilità di sviluppo di Malpensa.

Non c’è crisi congiunturale e traffico aereo in diminuzione che tenga. «Il business di Sea regge e nei prossimi tre anni arriveremo a distribuire dividendi generosi, pari al 70% sull’utile netto», sostiene il presidente. Parte sotto la migliore stella, l’Offerta pubblica di vendita e sottoscrizione delle azioni ordinarie sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di Sea. Il confronto con il mercato è entrato nel vivo.

Da ieri, fino al 30 novembre, si raccoglieranno gli ordini; poi il cda di Sea deciderà il prezzo sulla base delle offerte raccolte e il 6 dicembre sarà il giorno della quotazione.

Perché investire nel gestore di Malpensa e Linate? Per la catchment area di riferimento, al primo posto nel Paese per numero di imprese attive e dove la domanda di traffico passeggeri originante è sempre crescente; per il «business resilient» che, al di là di fattori esogeni negativi (dal dehubbing alla nube islandese), consente a Sea sempre un Ebitda in crescita. Inoltre il contratto di programma darà regole (ed entrate) certe per i prossimi dieci anni: i livelli tariffari per le compagnie aeree aumentati dalla fine dello scorso settembre, devono ancora produrre effetti pro Sea.

Le carte in tavola per «spaccare» ci sono insomma tutte, secondo Bonomi. Non ultima quella della capacità di Malpensa. «Nessun altro scalo in Europa potrà crescere come Malpensa. Disponiamo di 330 ettari da sviluppare, poco meno di un terzo dell’attuale sedime». Il futuro è qui.

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m.lualdi

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