Sea Handling c’è un altro no Lupi: «Ora una nuova proposta»

Airport Handling, serve una nuova proposta, un nuovo assetto azionario con il 51 per 100 che non può rimanere nelle mani di Sea. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi torna da Bruxelles senza buone nuove per i lavoratori di Sea.

Dall’incontro con il commissario alla concorrenza Joaquin Almunia si apprende che la newco nata da un accordo di progetto tra Sea e organizzazioni sindacali non convince l’Unione europea. «Nei prossimi giorni riceveremo da Sea una nuova proposta che recepisca anche le osservazioni fatte dalla Commissione europea, in particolare la richiesta di garantire una vera e propria discontinuità economica tra la vecchia e la nuova società», ha riferito Lupi.

In sostanza: Airport Handling, al cento per cento di proprietà di Sea spa, non va bene. Bisognerà rivedere l’assetto azionario della nuova società. Se ne chiede uno nuovo.

Non basta che Sea Hanlding venda mezzi e attrezzature, non trasferisca alcun contratto con le compagnie aeree ad Airport Handling e che quest’ultima abbia un proprio bilancio e cambi contratti di lavoro e numero di dipendenti.

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