Sei nastri d’argento per Virzì Varese è Capitale di cinema

“Il capitale umano” di Paolo Virzì si porta a casa sei nastri d’argento. Un bel bottino per il film girato anche a Varese che all’uscita nelle sale aveva suscitato qualche polemica e che si presentava al premio con ben otto candidature.

Un successo per il “noir” ambientato in Brianza, liberamente tratto dal thriller di . Insomma per quelli che hanno sempre Varese nel cuore questi nastri arrivano un poco anche qui a quella città che si è prestata a fare da cornice al lavoro di un appassionato regista che per qualche tempo ha fatto sognare facendoci vivere la magia del cinema tra attori, comparse, cineprese, ciak, macchinisti e maestranze varie.

E sebbene qualche contraddittorio lo abbia portato per quel “nord” un po’ finto che la narrazione della pellicola fa emergere, questo premio lo possiamo dedicare anche alla bellezza della nostra città. Da piazza Repubblica, al corso Matteotti con le sue vetrine e i negozi chic, ma anche piazza Carducci verso via Broggi e in cima alla via, all’angolo con via Veratti, la banca, dove Dino Ossola, interpretato da Fabrizio Bentivoglio, va a chiedere un prestito a via Vetera, dove è ambientato il negozio di antiquariato cui si rivolge Carla Bernaschi, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi.

A piazza Monte Grappa dove la Bruni Tedeschi fa girare più volte l’autista. Alla lunga scena è girata alla Brunella, nei locali della Cupola. E poi alcune viste dall’alto, in particolare della zona stazioni e l’area della rotonda di Masnago tra lo stadio e i Giardini Sospesi.

Dunque nastro d’argento come miglior film a “Il capitale umano”, ma anche alla sceneggiatura di Franceschini, Bruni e Piccolo, premiata anche la coppia dei protagonisti i due Fabrizi, Bentivoglio e Gifuni, la scenografia di Marco Radaelli, il montaggio di Cecilia Zanuso, il sonoro in presa diretta di Roberto Mozzarelli. Ai sei premi si aggiunge quello al miglior esordiente dell’anno, il premio Biraghi, assegnato a Matilde Gioli.

Un nuovo successo dunque per la pellicola di Virzì che si è già accaparrata il David di Donatello come miglior film.

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