Senza i santi si va all’inferno Spezia – Varese 2 a 1

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15’ pt Momenté (V), 21’ pt Ebagua (S), 49’ pt Ferrari rig. (S).


(4-4-2):
Leali; Migliore, Lisuzzo, Sammarco, Magnusson; Culina (33’ st’ Scozzarella), Schiattarella, Baldanzeddu, Gentsoglou (1’ st Appelt); Ferrari, Ebagua (37’ st Bellomo). Panchina Valentini, Madonna, Seymour, Carrozza, Catellani, Orsic. All. Mangia.


(4-4-2):
Bastianoni; Fiamozzi, Rea, Ely, Grillo; Zecchin, Corti, Blasi (39’ pt Damonte), Oduamadi (19’ st Forte); Momenté, Bjelanovic (10’ st Trevisan). Panchina: Milan, Calil, Cristiano, Di Roberto, Barberis, Laverone. All. Sottili.


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Mariani di Aprilia.


Espulso Rea (V) al 9’ st per gioco violento. Ammoniti: Zecchin, Bjelanovic (V), Sammarco, Magnusson , Lisuzzo, Baldanzeddu e Schiattarella (S). Recupero: 2’ e 4’.

L’arbitro e lo Spezia affossano un Varese volenteroso e che sicuramente non avrebbe meritato la sesta sconfitta consecutiva. Due clamorose occasioni da gol fallite da Bjelanovic sull’1-1, un rigore fischiato contro a tempo abbondantemente scaduto nel primo tempo, un rosso diretto a Rea perlomeno affrettato e un evidente penalty negato a Ely firmano la condanna dei biancorossi, ora raggiunti in classifica dal Novara. Urge dare la svolta alla stagione nelle ultime tre giornate di campionato contro Brescia, Novara e Siena.

Di tutto si può dire di Sottili, ma non certo che non sia un allenatore coraggioso. Alla lettura della formazione occhi spalancati sul nome di Matteo Momenté titolare a fianco di Bjelanovic (Pavoletti squalificato).

Bocciato quindi Di Roberto, decisamente appannato nelle ultime uscite. I primi minuti in trasferta sono ormai un calvario per i biancorossi: i 4 corner regalati allo Spezia nel giro di 300 secondi e l’ammonizione fulminea rimediata da Zecchin la dicono tutta su quella che è ormai una patologia cronica.

Passata la furia iniziale delle Aquile, al primo vero affondo passa invece il Varese. Lancio dalla trequarti di Zecchin, Oduamadi corregge al centro di testa e proprio Momenté gira in porta beffando Leali. Il vantaggio non dura, 6’ dopo anche lo Spezia va in gol alla prima occasione: siluro di Sammarco da fuori area, pallone che colpisce la traversa e che poi trova il tap-in vincente di Ebagua.

Gara viva e vivo anche il Varese (che perde Blasi per infortunio, al suo posto Damonte), vicinissimo al nuovo vantaggio in almeno due grosse occasioni e sempre con Bjelanovic. L’arbitro assegna 2’ di recupero, ma quando il cronometro ha abbondantemente superato il 47’, dal corner nasce il rigore che taglia le gambe ai biancorossi: netto il fallo di Bjelanovic su Gentsoglou, e Ferrari non sbaglia dal dischetto.

Non comincia molto meglio la ripresa: al 9’ Rea commette un fallo evidente su Ferrari e per l’arbitro Mariani è da rosso diretto (quarta espulsione per Rea, quasi un record).

Sottili toglie Bjelanovic per Trevisan, e il Varese nonostante l’inferiorità numerica non rinuncia a spingere. Al 13’ spinta di Ferrari su Ely in area di rigore, ma non arriva il fischio del direttore di gara. Entra Forte per Oduamadi, ma è ancora Momenté a sfiorare il pari al 35’. Lo Spezia stringe i denti e vince la partita. Ma stavolta il Varese ha i suoi buoni motivi per essere arrabbiato.

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