Iniziata nel dicembre 2015, l’operazione denominata “Era Glaciale” aveva portato alla denuncia di un soggetto di origine emiliana (C.G.), da lungo tempo residente, insieme alla famiglia, a Lavena Ponte Tresa. L’uomo è accusato di ricettazione, riciclaggio, contrabbando nel movimento delle merci attraverso i confini di terra e gli spazi doganali, sottrazione all’accertamento ed al pagamento dell’accisa sull’alcole e sulle bevande alcoliche e impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato.
Ieri, su ordinanza del Tribunale di Varese, la guardia di finanza ha messo in atto in maxi sequestro preventivo di beni, come previsto dalla normativa antimafia. Il soggetto in questione, infatti, tale C. G., viveva con non chalance dei proventi ricavati dalle sue attività illecite, senza farsi alcuno scrupolo.
Tra i beni sequestrati spiccano ingenti quantitativi di oro e parecchi chilogrammi di lingotti d’argento, reperti archeologici, campioni di minerali, e un enorme scorta di alcolici.
Sequestro da oltre sette milioni di euro. Il ricettatore viveva nel lusso e senza paura
21 Dic 2016
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Le fiamme gialle di Luino hanno aggiunto un altro tassello alla maxi operazione “Era Glaciale”. Tra i beni sequestrati parecchi chili di lingotti