Sequestro lampo di Spinelli Scarcerato Alessio Maier

Malnate – Alessio Maier, il malnatese commerciante di 46 anni di impianti di illuminazione a Led coinvolto nella vicenda del sequestro lampo di Giuseppe Spinelli, “cassiere” di Silvio Berlusconi, e di sua moglie Anna, è stato scarcerato.

La vicenda risale allo scorso mese di novembre: furono arrestate 6 persone, tre italiani (uno era Maier) e tre albanesi. Il commerciante di Malnate, difeso dall’avvocato di Busto Arsizio, Gaetano Di Lorenzo, è un uomo libero da sabato sera dopo che il Gip, Paola Di Lorenzo, ha emesso l’ordinanza di scarcerazione. Nel documento, nei confronti di Maier, si parla di «quadro indebolito» con «Francesco Leone che appare il dominus dell’operazione» e si giustifica il provvedimento della scarcerazione con il fatto che «siano venute meno le esigenze cautelari che avevano giustificato l’emissione della misura cautelare della custodia in carcere».

Maier uomo libero proprio perché l’impianto accusatorio si è alleggerito di parecchio e poi perché evidentemente non è considerato un soggetto pericoloso. Né interlocutore di primo piano all’interno della vicenda. Potrebbe essere richiesta l’archiviazione. Tutti gli altri componenti della banda, a parte l’altro italiano Pierluigi Tranquilli, rimesso anche lui in libertà, restano, invece, tuttora in carcere. Proprio ieri la procura di Milano ha chiesto per loro il giudizio immediato. La richiesta è stata inoltrata al Gip, Paola Di Lorenzo, dal Procuratore Aggiunto Ilda Boccassini e dal Pm, Paolo Storari, titolari delle indagini. Una storia zeppa di punti interrogativi, ancora tutta da chiarire: secondo la ricostruzione degli investigatori Spinelli e la moglie furono rapiti lo scorso ottobre da una banda di balordi, Francesco Leone (il capo), i fratelli Ilirjan e Larenc Stanku e da Marjus Anuta.

I quattro individui furono arrestati il 19 novembre insieme ai due italiani, ora rimessi in libertà. Per una notte intera uno degli uomini più fidati del Cavaliere fu tenuto in ostaggio. Era stato usato come mediatore affinché avesse fatto sapere a Berlusconi che erano in possesso di documenti scottanti, una sorta di dossier, in grado, a loro dire, di sovvertire la sentenza sul Lodo Mondadori. Documenti, secondo gli accertamenti mai esistiti, in cambio dei quali la banda avrebbe chiesto il pagamento di 35 milioni di euro.

Intanto Maier è tornato a Malnate nella sua abitazione in via Reggio Emilia, in località Villaggio. Nelle ultime 48 si era già visto in giro per il paese con il cane. Forse nei prossimi giorni dirà la sua ma per il momento da via Reggio Emilia nessun commento: «Sì – dice la mamma – è stato scarcerato ma andate via, non c’è niente da dire».
Pino Vaccaro

p.rossetti

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