Belgrado, 30 lug. (Apcom) – In 15 minuti il Dr. Dusan Protic, nel suo studio di Belgrado, può restituire ad una donna la sua verginità. Un valore ‘di altri tempi’ che sembra essere tornato di grande attualità in Serbia e dintorni, dove le pazienti che si rivolgono al Dr. Protic per sottoporsi alla imenoplastica, l’intervento di ricostruzione artificiale dell’imene, sono state più di mille nell’ultimo anno.
E dietro quella che il quotidiano locale ‘Press’ definisce oggi
una vera a propria “nuova moda” nazionale, più che un’ondata di
tradizionalismo, c’è una tendenza di mercato: a Dubai, infatti,
una notte con una vergine è molto ricercata e pagata
profumatamente.
“Ho una paziente che si è fatta ricostruire l’imene tre volte – racconta il ginecologo interpellato dal giornale. “Chiedetevi perché”, aggiunge, per poi rispondere: “perché a Dubai la perdita della verginità costa sei o settemila euro, questo è il prezzo della verginità per gli arabi. Dunque, lei si ricostruisce l’imene, torna là e si vende come una ragazza vergine. Poi rientra qua, io le rifaccio l’imene, lei riparte… E si va avanti così”.
Il Dr Protic precisa che l’imenoplastica è un intervento
chirurgico “a tutti gli effetti”, realizzato sotto anestesia,
nonostante la sua durata sia decisamente breve: 15 minuti. Anche
il costo di 500 euro è abbastanza abbordabile, per quanto
superiore al salario medio nazionale (circa 432 euro mensili). A
conti fatti, i guadagni sono assicurati.
Le pazienti del Dr. Protic hanno un’età media compresa tra i 20 e i 22 anni e non vengono solo dalla Serbia, ma anche da Bosnia, Macedonia e altri paesi limitrofi. Tanto più che a fare la fortuna del dottore è intervenuto anche ‘Aquile spezzate’ (Ranjeni orao), la fiction Tv ambientata nel Regno di Jugoslavia, tra le due guerre mondiali, trasmessa lo scorso inverno da Rts, la Tv nazionale serba, che ha sbancato gli ascolti regionali (l’ultimo episodio è stato visto da quasi 4 milioni di spettatori): la protagonista viene rifiutata dal marito proprio dopo che lui scoprirà della mancata verginità di lei, a nozze già celebrate. “Da allora – riconosce il ginecologo- c’è stato un marcato aumento delle imenoplastiche effettuate ed un crescente interessamento ai dettagli dell’operazione e ai suoi costi”.
Nonostante l’elevato valore di mercato resti il principale motore di questa ‘rincorsa balcanica alla verginità’, esistono ulteriori motivazioni in grado di spingere una donna a desiderare un nuovo imene. E anche queste sono in un certo senso ‘al limite’. Il ginecologo racconta, ad esempio, di una paziente che “ha voluto regalare a suo marito l’emozione della sua ‘ritrovata verginità’, in occasione del loro decimo anniversario di matrimonio”. Ancora, ci sono “ragazze che chiedono l’intervento prima di sposarsi con uomini, per le cui famiglie è importante che la sposa arrivi all’altare illibata”.
Ma in questo mix un po’ surreale di fattori sociologici, alla base della voglia di restaurata innocenza, spicca qualche rara eccezione di intatto romanticismo individuale. Come quello “di una giovane paziente venuta da Skopje che aveva realizzato di aver concesso la sua verginità all’uomo sbagliato”, testimonia
Protic.
Iso
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