Serie D, ci siamo. Domani il via alla stagione. Grande attesa per i gironi

Domani si aprirà ufficialmente la stagione di serie D, con la Lega che costruirà i tradizionali 9 gironi in cui saranno divise le 170 squadre che hanno presentato domanda di iscrizione per partecipare alla serie A dei dilettanti. Il plotone delle squadre ai nastri di partenza è costruito dalle 3 retrocesse dalla Lega Pro (tra le squadre di nostro interesse, ovvero che faranno parte dei gironi di cui ci occuperemo, l’A e il B, ci sono la Pro Patria e il Savona) e le 6 retrocesse dai playout di Lega Pro (tra cui Cuneo e Albinoleffe);

a loro si aggiungono le 28 promosse dall’Eccellenza (Varese, Scanzorosciate, Darfo Boario, Virtus Verbania, Casale), la vincitrice della Coppa Italia dilettanti (Sanremo), le 7 vincitrici dei playoff nazionali di Eccellenza (Legnano, Cavenago Fanfulla) e le 126 che hanno confermato la loro permanenza dalla scorsa serie D (nel girone A ’15/’16, oltre alla Caronnese che ha rinunciato al salto in Lega Pro, Lavagnese, Chieri, Argentina, Gozzano, Sestri Levante, Pinerolo, RapalloBogliasco, Oltrepovoghera, Derthona, Bra, Borgosesia, Pro Settimo, Ligorna e Fezzanese; nello scorso girone B la Varesina insieme a Lecco, Seregno, Pontisola, Ciliverghe Mazzano, Olginatese, Inveruno, Folgore Caratese, Ciserano, Monza, Pro Sesto, Grumellese, Pergolettese, Bustese Roncalli e Virtus Bergamo).
Sono quattro – Varese, Pro Patria , Varesina e Caronnese – le squadre del nostro territorio che aspettano di conoscere la loro sorte (a cui si aggiungono tre illustri vicine di casa: Legnano, Inveruno, Bustese Roncalli) e che sono da considerare in bilico fra i due gironi in cui tradizionalmente le squadre varesine vengono collocate: il girone A (quello piemontese, valdostano e ligure) e il B (quello prettamente lombardo).

Proviamo a tracciare qualche caratteristica delle due possibilità. Il raggruppamento che si estende a ovest rispetto a noi nasconde diverse insidie, a cominciare dalla tradizionale fisicità che lo contraddistingue e dalle difficoltà derivanti da alcuni campi di gioco: per esempio, Lavagna e Ligorna giocano su terreni di gioco piccoli e in sintetico, il Sanremo ha un campo non esattamente meraviglioso e, soprattutto, le trasferte nel vicino Piemonte nel periodo invernale possono riservare diverse sorprese. Poche le piazze storiche – tra cui spiccano principalmente Savona e Cuneo -, diversi invece gli avversari ambiziosi di cui preoccuparsi, tra cui di certo il Gozzano, lo stesso Sanremo e il Chieri. Chi potrebbe finire qui? Difficile anticipare le decisioni della Lega, che potrebbe completare il girone con qualche squadra toscana anche se, molto più probabilmente, lo farà con alcune lombarde: geograficamente (e logisticamente), le più vicine sono Varese e Pavia.

Poi, il raggruppamento lombardo, da sempre di alto profilo tecnico e, soprattutto, pieno di piazze storiche e blasonate: qualche esempio? Monza, Lecco, Seregno, Pro Sesto, Albinoleffe. Senza dimenticare poi le bergamasche, tra cui spicca l’ambiziosa Virtus Bergamo. Un girone B ricco di campi di gioco che potrebbero esaltare le caratteristiche delle nostre squadre (grandi e molto ben tenuti) e in cui le tifoserie, in particolare quella del Varese, tornerà a conoscere il significato della parola “trasferta”.
Le preferenze di Varese, Pro Patria e Varesina le trovate negli altri articoli di questa doppia pagina. Quale sia il migliore dove capitare, difficile dirlo. Comunque, l’attesa è quasi finita: ancora un giorno di pazienza, poi sarà svelato il destino delle nostre squadre.

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