Servono fondi per rifare l’oratorio Il don distribuisce 500 porcellini

Un vecchio ma efficace metodo, come quello del salvadanaio a forma di porcellino, per raccogliere i fondi necessari a realizzare la nuova struttura coperta dell’oratorio di Leggiuno.

L’originale idea è venuta al parroco don , che ha iniziato a distribuire alle famiglie del paese un “porcellino” dove raccogliere i risparmi da donare poi alla parrocchia. «L’idea è quella di collocare 500 “porcellini” nelle case dei leggiunesi, dove si possano raccogliere gli spiccioli necessari ad avvicinarci alla cifra di circa 150 mila euro» osserva don Walter.

A tanto ammonta la cifra preventivata per la realizzazione della nuova struttura coperta ma all’aperto dell’oratorio, che poi potrà essere utilizzata anche dalle associazioni presenti in paese. I salvadanai a forma di maialino saranno poi portati in processione durante la domenica delle Palme l’anno prossimo, prima di Pasqua, per poi essere aperti.

Un’idea simpatica per stimolare la generosità dei leggiunesi e per rimarcare l’importanza che anche una moneta risparmiata può contribuire alla realizzazione di un’opera importante per tutto il paese. «L’idea del “porcellino” può sembrare una stupidaggine, ma vuole essere un modo per stimolare le famiglie sull’importante dell’oratorio per tutto il paese» sottolinea il parroco.

Oltre al simpatico salvadanaio, su impulso del gruppo missionario parrocchiale, sono stati collocati in diverse zone di Leggiuno dei raccoglitori di tappi, il cui ricavato sarà devoluto all’oratorio. «Amo molto questo paese – afferma don Walter – purtroppo, a volte, la gente e le associazioni si adagiano su loro stesse, come se si sdraiassero sul lago, facendo prevalere atteggiamenti di chiusura verso le altre realtà».

L’iniziativa del “porcellino” serve a dare anche una sveglia al paese. «La scorsa estate l’oratorio feriale ha avuto 300 iscritti – spiega il prevosto – la nuova struttura serve a rilanciare il discorso sportivo, ma anche a creare un luogo di aggregazione che a Leggiuno manca e che sarà utile a tutto il paese, anche perché l’oratorio non è una realtà a sé stante ma è di tutti». L’obiettivo, “porcellini” permettendo, è che l’inaugurazione possa avvenire nella prossima primavera, così che la nuova struttura sia a disposizione dell’oratorio feriale 2014. «In primavera cambieremo anche nome all’oratorio che sarà intitolato al Beato Piergiorgio Frassati» annuncia don Walter.

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