Varese – Due anni di reclusione. Questa la pena richiesta dal pubblico ministero Lucilla Gagliardi al termine del processo contro un quarantaquattrenne accusato di atti osceni all’interno di un asilo nido, mentre i bambini erano presenti. L’uomo, compagno della titolare della struttura, avrebbe avuto rapporti sessuali con la fidanzata durante l’orario di apertura dell’asilo, con i bambini intenti a giocare o dormire nelle altre stanze.
Il patteggiamento
La titolare dell’asilo, già accusata di maltrattamenti sugli ospiti della struttura, ha patteggiato due anni di reclusione. Una stagista coinvolta nel caso ha invece patteggiato un anno e quattro mesi di carcere. Le due donne erano state accusate di aver perpetrato violenze fisiche e psicologiche sui bambini, con insulti e maltrattamenti che includevano frasi come “Fai schifo” e “Sei proprio un terrone”. Gli episodi di maltrattamento e gli atti osceni sono stati documentati dalle telecamere nascoste dai carabinieri di Besozzo nell’asilo “I folletti del bosco”.
Gli episodi contestati
Tre episodi in particolare sono contestati al compagno della titolare, tutti avvenuti nel 2019. Le telecamere nascoste hanno catturato immagini che ritraggono l’uomo e la titolare impegnati in attività sessuali durante l’orario di apertura dell’asilo, con i bambini presenti. Il 26 settembre 2019, ad esempio, le immagini mostrano l’uomo sdraiato a terra nella sala giochi mentre riceve un rapporto orale dalla compagna. Successivamente, lui si alza e, mezzo nudo, corre in bagno, mentre un bambino dorme nella stanza adiacente. In un altro video, i due sono seduti su un divano, coperti da un plaid, con inequivocabili movimenti delle mani di lei. Tutto ciò avviene mentre due bambini giocano tranquillamente nella stessa stanza. In un’ulteriore ripresa, l’uomo viene visto denudarsi per cambiarsi, lasciando la porta della stanza aperta.
La difesa e la sentenza attesa
Il difensore dell’uomo, l’avvocato Daniele Paci, ha richiesto il minimo della pena e si è opposto alle richieste di risarcimento avanzate dai genitori di alcuni bambini, costituitisi parte civile con l’assistenza dell’avvocato Giordano Muser. La sentenza del giudice del Tribunale di Varese, Luciano Luccarelli, è attesa per metà luglio.
La reazione dei genitori e la chiusura dell’asilo
La vicenda ha provocato grande indignazione tra i genitori dei bambini coinvolti, che hanno espresso il loro sdegno e dolore per quanto accaduto. L’asilo nido “I folletti del bosco” è stato chiuso subito dopo la scoperta dei fatti ed è stato successivamente riaperto sotto una nuova gestione e con nuovo personale, nel tentativo di ripristinare la fiducia nella struttura.
Questa vicenda mette in luce ancora una volta l’importanza della vigilanza e del controllo all’interno degli istituti per l’infanzia, affinché episodi simili non si ripetano e i bambini possano crescere in un ambiente sicuro e protetto.