Sesto Calende attende con il naso all’insù lo spettacolo delle Frecce Tricolori del prossimo due luglio. «Un evento bellissimo, ben organizzato e per il quale ritengo non ci siano problemi di sicurezza”» Così il sindaco , il cui atteggiamento fiducioso si contrappone ai timori manifestati da un altro primo cittadino, quello di Angera, . Se il grandioso spettacolo della pattuglia acrobatica nazionale – che avrà il suo epicentro ad Arona, sulla sponda piemontese del lago Maggiore – preoccupa Angera per l’imponente presenza di pubblico (si parla di 20mila persone attese) e per le difficoltà nella gestione dell’ordine pubblico, diverso è l’approccio di Sesto, che invoca invece questo evento.
«L’Air Show di Arona sarà visibilissimo anche dalla nostra città» fa sapere Colombo. «Certo, non era possibile far sorvolare il centro cittadino per motivi di spazio: a Sesto c’è il ponte di ferro, il fiume è stretto e i condomini alti impediscono il sorvolo. Ma le Frecce transiteranno sopra la frazione di Lisanza e potranno essere ammirate nelle loro evoluzioni».
La no fly zone, contrassegnata anche dal divieto di balneazione e navigazione per quel giorno,
interessa un’area di 4 chilometri. Arona è stata scelta per la sua posizione strategica sul lago e per l’ampiezza del suo bacino lacuale. «Madre Natura ha donato alla località turistica ampi spazi di volo: 20 km di lunghezza e 2 km di larghezza del lago che ne fanno uno spazio ottimale per le manovre e le acrobazie delle Frecce Tricolori». Sesto però non si perderà lo spettacolo. «Abbiamo in serbo una sorpresa per quel giorno» confida il sindaco, per nulla preoccupato dell’invasione dei visitatori. «Sesto c’è e si sta organizzando. Abbiamo già incontrato più volte il sindaco di Aronae l’assessore sestese alla Sicurezza ha concertato misure di ordine pubblico con il nostro Comandante della Polizia Locale e gli altri organizzatori dell’evento». Il primo cittadino del Carroccio non risparmia una provocazione: «Ci vuole coraggio, visione e ambizione per amministrare un comune e renderlo vivo e dinamico, e non temere le responsabilità. Altrimenti – scherza – tanto vale fare i guardiani di un cimitero o i gestori di una casa di riposo». D’altronde anche i cittadini attendono l’arrivo dei piloti.
Perfino il Sestese Imbruttito – l’imbronciata e nostalgica caricatura del sestese-medio che ogni giorno si esprime attraverso le pagine dell’urban blog ILoveSestoCalende – questa volta è d’accordo e si chiede: «Le Frecce hanno appreso che la storia del volo è nata qualche chilometro più in giù rispetto ad Arona?». E allora, perché non rendere omaggio alla culla dell’aeronautica?