A maggio scorso, con un evento sullo sport dedicato ai bimbi che si è svolto nel parco dell’università dell’Insubria, si sono conclusi i festeggiamenti per i 70 anni dell’hotel Ungheria.
Adesso l’albergo – che si trova in viale Borri – vorrebbe far diventare quella giornata di sport una tradizione per un quartiere raramente scelto come location per gli eventi cittadini. «Penso che il periodo dell’anno migliore per ripetere la giornata possa essere ottobre, perché in autunno i bambini hanno appena iniziato la scuola e devono decidere quali attività sportive praticare. La giornata ha lo scopo di avvicinare i bimbi allo sport» spiega , che manda avanti la struttura alberghiera insieme al padre Enzo e alle sorelle Luciana e Anna.
L’hotel Ungheria, con i festeggiamenti per i 70 anni che si sono svolti nel 2016 e nel 2017, ha mostrato come un’attività privata, a conduzione famigliare, possa contribuire allo sviluppo culturale del luogo in cui si trova. L’hotel, del resto, è legato al territorio fin dal nome Ungheria, che deriverebbe da «Longa Via» e indicherebbe viale Borri. Innegabile è che un ruolo, nella genesi del nome Ungheria, lo abbia avuto anche lo stesso hotel, che con il suo stile ha impresso un marchio a una zona di passaggio.
L’hotel, in occasione del settantesimo, ha donato all’università dell’Insubria i cartelloni realizzati dallo storico Renzo Talamona in cui si leggono rare informazioni riguardanti il passato di San Carlo e Bizzozero. Si tratta di 15 manifesti, materiale che è stato esposto al Centro Studi Cattaneo, vicino a una targa di ringraziamento. Inoltre, proprio grazie all’impegno dell’hotel Ungheria, sono stati coinvolti alcuni sponsor nella raccolta di fondi che serviranno per catalogare il materiale storico riguardante il lago di Varese. Quest’ultimo progetto – seguito dal professor , ordinario di scienze teoriche e applicate all’università dell’Insubria – sta andando avanti con soddisfazione.
«Tra un anno, per il prossimo Natale, l’università dell’Insubria completerà un libro sulla nascita del complesso universitario di via Monte Generoso. Nella pubblicazione si parlerà anche della storia del nome Ungheria, del quartiere e del territorio – afferma Segafredo, che conclude – La ricetta per far andar bene un hotel per oltre 70 anni sta tutta nella passione. Quella stessa passione che caratterizzò nonno Ermenegildo e nonna Ninetta, che aprirono la pensione nel 1946 e che seppero tramandare alle generazioni future la cultura dell’ospitalità. Poi bisogna stare attenti alle esigenze del cliente e ai cambiamenti del mercato. Noi abbiamo sempre puntato sul fatto che siamo una famiglia, da noi ci si sente a casa. Ma è importante anche considerare il territorio in cui ci si trova, con le sua particolarità».