Sette giorni cruciali aperti col sorriso. La Pro Patria si è scoperta anche cinica

Contro il Caravaggio tre punti pesanti strappati di forza. Prima del Monza, c’è il Lecco (ancora senza tifosi): tigrotti, attenzione

Un passo avanti. Anche se la Pro Patria non ha recuperato punti sul Monza, vincitore di misura sul campo del Darfo, è stato fatto un passo avanti nella stagione bustocca. Ci prepariamo a vivere una settimana cruciale per il campionato biancoblù e cominciarla bene significa aver avanzato nella convinzione, nel cinismo, nella capacità di portare a casa gare in cui, forse, non si è giocato bene come al solito.
La Pro Patria di Bonazzi aveva sempre mancato di concretezza,

non tanto nei numeri (10 vittorie nelle ultime 11 partite), quanto nelle occasioni da rete e conseguenti realizzazioni. Domenica l’ha decisa Santana su punizione, togliendo le castagne dal fuoco in una partita che, fino a quel momento, era ben lontana dal 2-0 finale. Quel destro alle spalle dell’incolpevole portiere è di quelli che scacciano i pensieri, che tolgono il peso della vittoria obbligata, che permettono ai compagni di sciogliersi.
Per la prima volta in stagione si è vista la difesa a 3 in “difficoltà” – usiamo le virgolette perchè forse ci siamo abituati bene – ma quando sei solito non concedere nessun tiro in porta ai tuoi avversari vederli calciare, talvolta anche liberi e da buona posizione, fa un po’ storcere il naso.

Cinismo, dicevamo: poche le occasioni chiare da gol, la seconda rete arriva su un rimpallo fortunoso di Cappai che Barzaghi ha trasformato in oro. Normale? No, quando è tutto l’anno che il mister in conferenza stampa dice che bisogna concretizzare meglio le occasioni che si vengono a creare, ma meglio così.
Domani la truppa biancoblù è attesa dalla trasferta più contestata dell’anno: si va a Lecco contro una formazione alla settima sconfitta consecutiva, fanalino di coda di un girone che la Pro Patria sta dominando da tre mesi a questa parte.
Il rischio è duplice: sottovalutare l’impegno in primis, pensare al Monza (domenica la sfida alla capolista) in secundis. I tifosi hanno già fatto la loro scelta, non ci saranno pullman di tifo organizzato: «Domani non andrà nessuno del Pro Patria Club – ci racconta il responsabile Roberto Centenaro – è un infrasettimanale, la gente lavora, stiamo cercando di organizzare una bella trasferta per domenica a Monza dove servirà tutto il nostro supporto. Abbiamo attuato una politica popolare di prezzi, partenza dallo Speroni alle ore 13 con 5 euro di costo trasferta. Sono pronti due pullman».
Come a dire, non ci volevano quando si doveva giocare regolarmente, non ci andiamo nemmeno ora che volendo potremmo farlo. Comprensibile, la gara con l’ultima in classifica giocata di mercoledì certo non è quanto di più allettante per il tifoso comune, il big match con la capolista nel bel mezzo di una cavalcata trionfale invece sì.
Il punto è che i tigrotti devono vincerla la gara, perchè il gap coi brianzoli, posto che l’obiettivo sia riprenderli, va colmato ora e subito; presentarsi con 10 punti di distacco è un conto, con 7 un altro. «Non è una finale – ha detto Donato Disabato al termine della sfida contro il Caravaggio – andiamo a Monza a giocarcela». Dopo Lecco, si intende.