progetto residence è stato rigettato, ma il Comune è pronto a valutare una nuova proposta di campeggio.
Non è solo una questione di semantica: ad Azzate si torna a parlare della vicenda del “Sette Laghi” dopo l’incontro avvenuto ieri pomeriggio tra i rappresentanti della società, gli avvocati e l’amministrazione comunale. «Abbiamo ribadito – dice l’assessore – ciò che abbiamo detto a luglio, siamo aperti, come ha già ripetuto il sindaco più volte, ci sono i margini di manovra visto che ci troviamo in una normale contrattazione, ma lì si può fare solo ciò che è previsto dalla normativa regionale, e cioè un campeggio, non un residence. Si possono creare solo strutture ricettive turistiche che non siano a uso esclusivo».
In sostanza deve nascere un’area completamente diversa rispetto all’attuale insediamento, sia nella natura che nella sostanza. Ogni casetta, costruita nel rispetto dell’ambiente e del contesto circostante, deve rispondere a criteri di carattere turistico: quindi essere a disposizione di qualunque visitatore e dunque non a uso esclusivo di qualcuno.
«Semplicemente – ribadisce l’assessore Beraldo – bisogna fare quanto previsto dalla norma. Questo è il punto fondamentale. Il progetto così come è stato presentato non va bene, l’impianto base va bene, ci sono aspetti validissimi, come la riqualificazione a verde, il rispetto del corridoio naturalistico. Ci siamo lasciati con l’idea di ritrovarci per discutere di una nuova proposta che preveda qualcosa che stia dentro la normativa regionale. Ci è stato proposto un progetto residence, ne abbiamo parlato, forse c’è stata un’incomprensione sui termini, ma già a luglio avevamo spiegato che il paletto fondamentale è quello del campeggio, come previsto dalla normativa. Adesso la palla è in mano a loro, dovranno presentare una nuova proposta che tenga conto di questi aspetti».
Già settimana scorsa, anche il sindaco era stato chiaro rispetto ai vincoli di cui dover tenere conto nella trattativa: in particolare il rispetto della destinazione d’uso fissata nel Pgt in campeggio e ricezione turistica. Questo è un punto insindacabile, sul quale il sindaco ha costruito anche la campagna elettorale. Senza dimenticare che il 25 marzo la questione penale tornerà a essere discussa in Corte d’Appello di Milano. Sullo sfondo c’è sempre la possibilità di sgombero degli ultimi residenti.
© riproduzione riservata