Il Rugby Varese chiude bene, cioè in testa, la prima fase della sua stagione vincendo 43-12 contro il Cernusco.
Sette mete segnate (due nel primo tempo), i cinque punti messi in preventivo sono in saccoccia senza alcun tipo di controindicazione.
Ricapitolando: nella poule 2 del girone C della C1 nazionale, Rugby Varese primo, un punto più della Union Milano; terzo il Rho, che passa alla fase successiva al pari di varesini e milanesi di cui sopra.
Il menù adesso prevede per certo una settimana di break (forse più).
Fine mese-inizio febbraio dovrebbe partire la seconda fase,
un altro girone formato da sei squadre, cioè le promosse dalle due poule lombarde del girone C della C1; nell’altro raggruppamento sono state promosse Mantova, Cologno e Grande Brianza. Alla fine di questo girone, sempre con formula all’italiana, la prima passa diretta in serie B. Dai Varese, c’è da coltivare un piccolo-grande sogno.
Veniamo a ieri. Risultato mai in discussione, si è detto, ma proprio in vista del girone finale conviene farsi due conti e scandagliare quel che funziona meno.
Se da un lato Varese sa giocare un rugby arioso, ha una mischia affidabile e in touche va sempre meglio, dall’altro c’è da rodare attentamente la capacità di riorganizzarsi quando il gioco si blocca, quando gli avversari hanno preso le contro misure. Un difetto vistoso anche ieri, seppur ci fosse poco per cui rischiare.
A proposito, invece, di rugby alla mano: col Cernusco, pregevole l’ultima meta, che ha visto marcare Taverna dopo un lungo e brioso fraseggio lungo tutto lo spettro dell’attacco. Il pubblico del Levi – intirizzito – si è riscaldato. Ed è pronto a scaldarsi anche di più nelle prossime settimane.
Rho-Lainate 13-8; Union Milano-Cus Pavia 31-5; Rugby Varese-Cernusco 43-12.
Rugby Varese 41; Union Milano 40; Rho 29; Cernusco* 15; Lainate 9; Cus Pavia* 6. (*una gara in meno).