TRADATE Non c’è pace per la sede dell’Inps di Tradate. Dopo l’aggressione al direttore della sede cittadina, avvenuta il sei maggio scorso per mano di un uomo che reclamava la propria pensione, alcuni ignoti hanno frantumato alcune finestre della sede di via Rosmini.
Il fatto è avvenuto nella giornata di giovedì. Alcune persone, ancora sconosciute alle forze dell’ordine, hanno preso a picconate i vetri delle porte e delle finestre poste sul retro dell’edificio: due vetri sono andati letteralmente in frantumi,
mentre quelli di una porta finestra sono stati bucati. Il clima che si respira nella sede tradatese dell’Istituto Nazionale di Previdenza sociale non è certo rilassato, tanto che i dipendenti stessi non intendono rilasciare alcun commento in merito. Infatti, sono molteplici gli episodi che hanno visto sotto il mirino di “disperati” l’edificio di via Rosmini.
A marzo, ignoti avevano scaricato la propria ira contro il vetro della porta principale. All’inizio del mese, l’aggressione al direttore della sede di Tradate per mano di un disoccupato, un lavoratore frontaliere che, per effetto di un adeguamento delle normative, ha visto la sua indennità di disoccupazione ridotta da 12 mesi e 8 mesi. L’uomo, che aveva già minacciato in passato i dipendenti, è entrato come una furia nell’ufficio del dirigente, lo ha preso per i capelli, e lo ha colpito con alcuni pugni in faccia e ai fianchi. Solo con l’intervento di altri colleghi, il direttore è riuscito a liberarsi. L’aggressore, sulla quarantina, si è poi dileguato: l’uomo è stato denunciato ai carabinieri.
Si tratta dell’ennesimo gesto disperato dettato dalla difficile situazione economica e che vede l’Inps in prima linea in materia di disoccupazione. I lavoratori, in quell’occasione, avevano subito allertato i rappresentanti sindacali che, alla luce del nuovo episodio, stanno lavorando a una dura presa di posizione che prevede il ripristino della presenza del vigilante e delle mansioni ad esso connesse.
m.sada
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