Ad alcuni può sembrare strano associare ancora il termine playoff alle parole Openjobmetis e Varese: c’è gente che a febbraio pensa già di aver visto abbastanza ed è più o meno sicura di aver “letto” in una semplice salvezza (talvolta si aggiunge anche: speriamo…) il destino della corrente stagione biancorossa. Altri, al contrario, quasi si offendono se non si rispetta il principio (peraltro di un’oggettività sacrosanta) secondo cui il combinato disposto tra aritmetica e residuo di giornate di campionato lasci ancora aperta la porta a qualsiasi risultato per gli uomini di Moretti.
Hanno ragione i secondi. I quali, però, farebbero allora bene a puntare le lancette della loro sveglia alle 18.15 di stasera, perché l’appuntamento agonistico è di quelli imperdibili. Sassari-Varese (aggiornamenti in diretta su www.laprovinciadivarese.it) è uno spareggio playoff in piena regola: il primo di una lunga serie, nel caso in cui l‘Openjobmetis dovesse vincere; l’ultimo della stagione, suggerirebbe il buon senso (ma non ancora la benedetta aritmetica di cui sopra), in caso contrario. Basta guardare la classifica per capire: Sassari punti 18,
ottavo posto, Varese punti 14, dodicesima piazza. Dopo il match del PalaSerradimigni mancheranno dieci giornate al termine del campionato, nelle quali Wayns e compagni dovranno incontrare ancora una volta tutte le squadre di serie A al netto appunto di Sassari, Pesaro, Milano e Caserta. Espugnare la Sardegna sarebbe un colpo non da poco, perché ridurrebbe a due sole lunghezze la distanza della Openjobmetis dal treno della post-season, indipendentemente dai risultati provenienti dagli altri campi. Uscire battuti dalla compagine di Marco Calvani, invece, farebbe scivolare il posto al sole a ben otto punti di distanza, rendendo ostico il compito di una Varese che dovrebbe recuperare agli isolani quattro vittorie in dieci gare. Definito il quadro, ecco l’inghippo che rende il cimento odierno una vera impresa:Varese sarà ai minimi termini, ancora una volta.
Del destino di Luca Campani, reduce dalla terapia al ginocchio, si deciderà in giornata e probabilmente si rischierà, ma al consuntivo mancheranno sempre Cavaliero e il sostituto di Galloway, ovvero Wright. Non che Sassari sia al completo, ma le forze in campo appaiono non paragonabili, almeno per impatto fisico e profondità. Contro Tony Mitchell, contro i giochi a due che coinvolgono Varnado, contro una squadra che nel passaggio da Meo Sacchetti al nuovo coach non ha comunque smarrito completamente la propria anima sparagnina, servirà una partita semi perfetta. Una partita da playoff, insomma, per chi i playoff continua – nonostante tutto – a sognarli.