Sfruttamento della prostituzione in un centro estetico: arrestata coppia

L'indagine è iniziata grazie a segnalazioni di cittadini, rivelando un'attività illecita ben organizzata che operava attraverso un centro estetico, con prestazioni sessuali vendute e gestite dalla coppia

La Guardia di Finanza di Varese ha recentemente eseguito un’operazione che ha portato all’arresto di una coppia residente nel Saronnese, coinvolta in un illecito business di sfruttamento della prostituzione. Sotto un provvedimento del Tribunale di Busto Arsizio, i due sono stati posti agli arresti domiciliari e sono stati sequestrati oltre 28.000 euro.

L’inizio delle indagini

L’indagine è scaturita grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini, preoccupati per il costante viavai di uomini e donne nei pressi di un centro estetico locale. Le successive intercettazioni hanno confermato i sospetti: i massaggi offerti si concludevano con prestazioni sessuali, confermando la presenza di un’attività illecita ben strutturata.

La struttura del business

La coppia, composta da un uomo e una donna di nazionalità rumena, si occupava di gestire l’intera operazione. La donna rispondeva telefonicamente agli interessati, forniva dettagli sui servizi offerti, fissava appuntamenti e gestiva le turnazioni delle operatrici. Gli annunci venivano pubblicati su siti web dedicati, con fotografie sia prese da internet sia inviate direttamente dalle prostitute. Inoltre, si occupavano della regolarizzazione delle operatrici e della ristrutturazione dei locali.

Le indagini hanno rivelato che il centro estetico era in realtà un luogo di meretricio, con due ragazze, identificate con i nomi d’arte “Samanta” e “Vanessa”, impegnate nella prostituzione. La coppia arrestata si occupava non solo di gestire gli incassi, ma anche di organizzare gli incontri con la clientela maschile. Il pagamento delle prestazioni sessuali veniva diviso in percentuale, con gli arrestati che incassavano il 70% del prezzo pagato dai clienti.

Controllo e organizzazione

Anche quando si trovavano all’estero, i due gestivano l’attività da remoto, organizzando appuntamenti e chiedendo resoconti dettagliati sugli incassi giornalieri alle “sex workers”. Questo aspetto evidenzia la natura altamente organizzata del loro business, che operava senza sosta.

L’operazione di perquisizione

Le perquisizioni effettuate nei locali hanno confermato le attività illecite in corso. Gli agenti hanno trovato clienti e operatrici presenti nel centro, intenti ad interagire in condizioni compromettenti. Durante l’operazione sono stati sequestrati 300 euro in contante, ritenuti parte dell’incasso giornaliero, insieme a documenti contenenti le credenziali per le prenotazioni online e note relative agli appuntamenti.

Conclusioni

Questa operazione della Guardia di Finanza rappresenta un importante passo nella lotta contro lo sfruttamento della prostituzione e il traffico di esseri umani. Le indagini continueranno, con l’obiettivo di smantellare completamente questa rete illecita e garantire la sicurezza e la legalità nel territorio.