– «Chiudere e sgomberare il centro islamico di via Varese». Sembra riportare la città indietro di oltre dieci anni la mozione presentata dal capogruppo della Lega Nord Paolo Bonicalzi, che sarà discussa dal consiglio comunale tra lunedì e mercoledì. Era infatti l’inverno del 2005 quando l’allora sindaco Nicola Mucci, spinto proprio dall’alleato padano, emise un’ordinanza di chiusura di un’immobile in via Varese acquistato dalla comunità islamica ed utilizzato per celebrare la preghiera. Motivo? L’incompatibilità urbanistica di questo utilizzo rispetto alla destinazione d’uso
prevista dal piano regolatore, che indicava un impiego artigianale per l’edificio in questione. Una presa di posizione che segnò l’inizio di uno scontro fatto di preghiere di fronte al comune piuttosto che in mezzo alla strada, proteste di piazza, ricorsi al Tar e contestazioni. Alla riappacificazione lavorarono, sotto l’egida della Prefettura, l’assessore alla Cultura Raimondo Fassa prima, quello alla Sicurezza Paolo Cazzola poi. Il secondo con gioco più facile, visto che per l’epoca il Carroccio aveva già fatto le valigie per tornare all’opposizione.
L’ascia di guerra è stata quindi definitivamente sotterrata con l’elezione di Edoardo Guenzani, che ha inaugurato l’era della collaborazione con la comunità islamica gallaratese. Ma allora, di che sta parlando Bonicalzi? «Questa amministrazione comunale ha tollerato per cinque anni che venissero impiegati i locali di via Varese per svolgere incontri anche serali in cui, oltre a non ben precisate attività culturali, ci risulta venga praticato il culto islamico», si legge nella mozione presentata in consiglio comunale. Ora, dacché «l’immobile non è a norma per esercitare questo tipo di attività, essendo la sua destinazione d’uso esclusivamente artigianale». E che «all’esterno vi sono sufficienti parcheggi da renderlo idoneo a luogo di ritrovo e di culto», il capogruppo del Carroccio chiede al consiglio comunale di impegnare il sindaco a «ripristinare la legalità con la chiusura e l’apposizione dei sigilli al centro islamico di via Varese». Questa, dunque, l’istanza padana. Facile immaginare che sarà respinta dalla maggioranza di centrosinistra e che piuttosto la chiusura dell’immobile di via Varese sarà più facile chiederla al prossimo sindaco. Certo, ammesso e non concesso che sia il centrodestra ad aggiudicarsi le elezioni amministrative fissate per il prossimo 5 giugno.