– Agricola era e agricola tornerà a essere. Tra il “prima” e il “dopo” di un’area di circa 1500 metri quadri di un’area di via Vicinale della Borasca a Cairate vi era una situazione racchiudibile in due parole: abuso edilizio. Che ora il comune, con un’operazione condotta con la Polizia Locale in grado di coniugare il lato umano con le esigenze di fare rispettare la legge, è stato sanato.
L’abuso aveva la forma di due alloggi, uno di circa 70 metri quadrati, l’altro di 60, nel quale vivevano un padre, una madre e sette figli minori, cittadini italiani ma di etnia rom. Che, dopo avere ricorso al Tar contro l’ordinanza di sgombero emessa dal Comune e aver avuto partita persa, se ne sono andati da soli. E il Comune, a quel punto, ha potuto far entrare in campo le ruspe per procedere alla demolizione dei due “protagonisti” dell’abuso edilizio.
Il discorso si è concluso lunedì appunto con la demolizione ma non nasce oggi; l’accertamento dell’abuso risale infatti al 2013. Inizialmente il Comune ha proceduto con un’ordinanza che invitava chi risiedeva in quegli alloggi allo sgombero. Gli occupanti hanno inoltrato ricorso al Tar che ha poi dato ragione al Comune, a quel punto divenuto proprietario dell’area. E chi l’occupava l’ha abbandonata. «Desidero sottolineare – commenta il sindaco di Cairate– la grande professionalità dell’operazione compiuta grazie al nostro comando di Polizia Locale gestito da , abbiamo applicato la legge e ribadito il principio che questa è uguale per tutti; non ci sono persone da trattare in modo diverso da altre».
Peraltro l’abuso rilevato risale al 2013 ma la situazione di irregolarità risale “a più di vent’anni fa» hanno sottolineato sindaco e comandante della Polizia Locale. Peraltro, visto che il discorso coinvolgeva dei minori, spiega Mazzucchelli «avevamo anche elaborato un piano di protezione nel caso in cui fosse stato necessario». Il discorso abuso potrebbe però arricchirsi un domani non lontano a Cairate di altri capitoli: «Adiacenti a quel lotto – spiegano infatti ancora Mazzucchelli e Molinaro – ci sono altri terreni su cui si sta ponendo attenzione”. Quanto al terreno liberato dalla condizione d’abuso, invece, Mazzucchelli getta lo sguardo avanti: «Tornerà a essere l’area agricola che era per essere coltivato da agricoltori e produrre frutta e verdura destinati alla gente in difficoltà economiche».