Tel Aviv, 15 mag. (Apcom) – Prima di lasciare Israele, il Papa torna a ricordare la Shoah, opera di un “regime senza Dio” e, citando la sua visita al memoriale dello Yad Vashem e – anni fa – al lager di Auschwitz, afferma: “Questo spaventoso capitolo della storia non deve mai essere dimenticato o negato”.
La visita al memoriale dello Yad Vashem è stata, ha detto il Papa all’aeroporto di Tel Aviv, prima di imbarcarsi sul volo che lo riporta a Roma, è stato “uno dei momenti più solenni della mia permanenza in Israele. Lì ha ricordato di avere incontrato alcuni sopravvissuti ai “mali della Shoah”. Incontri “profondamente toccanti” – ha poi tenuto ad aggiungere – “mi hanno riportato con la memoria la visita che ho fatto tre anni fa al campo della morte di Auschwitz, dove così tanti ebrei – madri, padri, mariti, mogli, fratelli, sorelle, amici – sono stati brutalmente sterminati sotto un regime senza Dio che propagandava un’ideologia di antisemitismo e odio. Questo spaventoso capitolo della storia non deve mai essere dimenticato o negato. Al contrario, questi cupi ricordi devono rafforzare la nostra determinazione ad avvicinarci come rami dello stesso albero di olivo, nutrito dalle stesse radici e uniti dall’amore fraterno”.
Dopo la visita allo Yad Vashem, alcuni rabbini israeliani avevano criticato il Papa per non aver citato il nazismo e non aver ribadito un ‘mea culpa’ della Chiesa per le responsabilità nell’antisemitismo.
Ska
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