«Siamo un gruppo con la G maiuscola»

Monzani, classe ’98, numero 1 della Pro Patria: «Siamo sempre stati uniti e remiamo insieme verso l’obiettivo»

Andrea Monzani, classe ’98, è il numero 1 della Pro Patria. Una stagione da titolare cominciata in ritardo, nelle prime giornate giocava il compagno classe 1997 Gionta, ma conquistata a suon di parate e prestazioni; la giovane età non tragga in inganno, il ragazzo ha la testa sulle spalle. Anche se è disposto a tingersi i capelli di blu…

Dopo la vittoria di domenica bene. Durante la settimana si notano le differenze, si sta lavorando bene insieme. Qualcosa ci era mancato e in campo si vedeva, ora è diverso.


Non è assolutamente vero, la verità è che siamo sempre stati uniti. Ci sono periodi in cui certe cose come singoli non ti vengono e la squadra ne risente, ma siamo un Gruppo con la G maiuscola. Che rema nella stessa direzione per riuscire a raggiungere l’obiettivo finale.

Giocare con Ferraro è un lusso per me, davvero. Ha tanta esperienza ed è disposto a dare a noi giovani, quindi non solo a me ma anche ai miei compagni. Condivide ciò che il calcio gli ha insegnato e ci aiuta a crescere. Sono piccolezze che vivendo la partita fanno la differenza.


Non c’è mai stata rivalità negli allenamenti. Lui come me si allena sempre al massimo, non è vero che devo giocare io per forza, il mister fa delle scelte, ma il posto dobbiamo giocarcelo. Io ho il vantaggio che essendo più giovane, quando vengo schierato, dò la possibilità all’allenatore di far giocare un giocatore con un po’ più di esperienza in mezzo al campo, ma se non fossi in forma non giocherei.


Giocare a 3 rende il portiere più partecipe quando si costruisce l’azione. Con Augusto Rasori, il preparatore dei portieri, stiamo lavorando sulle uscite perchè è uno dei punti su cui devo migliorare.


Una bellissima esperienza, ho giocato due partite da titolare in un bel gruppo giovane. Ho potuto vedere da vicino realtà come la Primavera della Juventus o del Napoli, non ho avuto modo di giocarci nella mia carriera e ho potuto vedere il lavoro che le società fanno sul proprio settore giovanile in campo e fuori.

Parare due rigori in una partita. Se dovessi riuscirci mi tingerò i capelli di blu.