VARESE – Il distretto del Po è diviso in due dalla siccità. Lo spiega il bollettino dell’Autorità di bacino. La parte centro-occidentale risente ancora in modo importante dell’intensa e duratura siccità osservata l’anno scorso, le precipitazioni nel periodo autunnale e invernale non sono state sufficienti per recuperare il deficit. Le condizioni qui sono di diffusa “siccità severa” con ampie aree di “siccità estrema” con tempi di ritorno mediamente superiori a 30-50 anni. La situazione è decisamente migliore sulla pianura lombarda sud-orientale e sull’Emilia-Romagna, dove le precipitazioni più diffuse e consistenti hanno ridotto il deficit semestrale: qui gli indici standardizzati a 6 e 12 mesi identificano condizioni meteorologiche ‘nella norma’. Da segnalare su queste aree il contributo significativo delle precipitazioni di gennaio, superiori ai valori di riferimento sull’Emilia Centrale e sulla Romagna.
I volumi dei laghi regolati sono tutti superiori ai valori minimi del periodo, sebbene i valori di invaso rimangano stabili nonostante le erogazioni prossime o pari ai minimi del periodo. Solo il Lago Maggiore registra un graduale e lento incremento del volume di acqua. Fino a mercoledì 22 non sono attese variazioni meteorologiche significative e le portate medie giornaliere del fiume Po nella sezione di Piacenza e Cremona rimarranno inferiori o prossime ai valori di ‘portata
caratteristica di magra’, mentre saranno confrontabili con i valori di ‘portata di magra ordinaria” nelle sezioni di Boretto e Borgoforte’. I deflussi medi giornalieri nella sezione di chiusura del bacino, a Pontelagoscuro, risulteranno compresi tra i valori di ‘magra ordinaria” e ‘caratteristica di magra’. Successivamente, tra mercoledì e giovedì, è atteso un graduale peggioramento delle condizioni meteo con precipitazioni prima nella parte nord/occidentale del distretto e poi (da confermare), entro il prossimo fine settimana, su Lombardia e Emilia-Romagna.