Sicilia; Ai piedi del castello Eurialo le riserve di droga


Palermo, 4 giu. (Apcom)
– Il ‘deposito’ era nei pressi del castello Eurialo di Siracusa. Era da qui che, secondo gli investigatori, uscivano le dosi di droga che dopo essere state acquistate a Catania, venivano tagliate e diffuse nella provincia aretusea o nel centro storico di Ortigia. In cella, a conclusione di una indagine della squadra mobile di Siracusa, avviata nel 2007 ed effettuata grazie ad intercettazioni telefoniche ed ambientali, sono finite 13 persone.

Gli indagati, però, non operavano come una vera e propria associazione ma ciascuno per conto proprio. Nel corso dell’inchiesta le forze dell’ordine erano già riuscite a sequestrare quasi mezzo chilo di cocaina. Personaggio principale dell’inchiesta denominata ‘Eurialo’ è Vincenzo Caccamo, 37 anni, il proprietario dell’appartamento, munito di videosorveglianza per ‘evitare’ blitz delle forze dell’ordine, dal quale uscivano le dosi di droga da 100 o 200 grammi di cocaina, o hashish, che lo stesso avrebbe provveduto a compare a Catania o che gli pervenivano dal capoluogo etneo attraverso ‘corrieri’. Era Caccamo, secondo gli investigatori, l’anello di congiunzione fra i fornitori catanesi e gli spacciatori locali.

Per gli arrestati l’accusa è di detenzione di sostanze stupefacenti per fini di spaccio. In cella sono finiti Emanuele Fazzina, 21 anni, Pietro Giurdanella, 24 anni, Antonio Rizza, 21 anni, Marco Mangiafico, 30 anni, Luciano Melilli, 32 anni, Giuseppe Cassiba, 21 anni, Paolo Faraci, 27 anni, Francesco Chiesa, 37 anni, di Catania e Sebastiano Cassia, l’unico già detenuto. La polizia cerca ancora altre due persone, un catanese ed una donna ungherese.

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