Palermo, 3 mar. (Apcom) – Compensi milionari “inventati” e
“screditate personalità” che adiranno le vie legali “per tutelare
il loro nome, perseguire i reati compiuti e richiedere il
risarcimento del danno prodotto”. E’ la dura replica del
presidente della regione siciliana, Raffaele Lombardo
all’articolo pubblicato oggi dall’edizione palermitana de ‘la
Repubblica’ su “Gli esperti d’oro di Lombardo”. L’articolo
riferiva dell’acquisizione da parte della Guardia di Finanza, lo
scorso fine settimana, di tutti gli atti atti relativi agli
incarichi assegnati, fra giugno 2003 e febbraio 2008, dall’ex
presidente della Provincia di Catania, Raffaele Lombardo,
acquisiti lo scorso fine settimana dalla guardia di finanza
etnea. Le indagini, affidate al pm Alessandra Chiavegatti, e
coordinate dal procuratore capo Vincenzo D’Agata, non hanno
portato all’emissione di alcun avviso di garanzia e sono
scaturite in seguito ad una denuncia.
Secondo ‘Repubblica’ la spesa sarebbe stata di oltre 4 milioni di
euro e gran parte di essa si sarebbe concentrata negli ultimi due
mesi prima delle dimissioni di Lombardo avvenute nel febbraio
2008. “Dopo più di otto mesi dall’avvio della ‘successione’ alla
presidenza della provincia di Catania, tornano d’attualità una
serie di false notizie già usate ad abusate, pubblicate su un
sito internet dall’orientamento partitico ben definito” afferma
in una nota l’ufficio stampa della presidenza della regione
siciliana Raffaele Lombardo.
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“L’occasione è data dall’indagine giudiziaria obbligatoriamente
avviata a Catania, sulla cui portata risulta illuminante il
comunicato diffuso oggi dalla procura della Repubblica. Nelle
cronache di oggi si affastellano dolosamente, allo scopo di
suscitare scandalo, notizie su nomine ed incarichi relativi alla
direzione dei servizi e degli uffici, delle segreterie
particolari degli assessorati, degli incarichi di collaborazione
temporanea, delle nomine dei rappresentanti della provincia negli
enti e nelle società partecipate”.
“Tutti incarichi e nomine – sottolinea la nota – a tempo
determinato. Tutti dotati di copertura finanziaria. Tutti
ampiamente collocati nell’ambito della pianta organica dell’ente.
Tutti di competenza, per legge, del Presidente della Provincia.
Sono stati inventati compensi milionari e screditate personalità
che anch’esse – con il presidente Lombardo – adiranno le vie
legali per tutelare il loro nome, perseguire i reati compiuti e
richiedere il risarcimento del danno prodotto”.
“Per approfondire questa vicenda e l’attività relativa a ogni
ramo dell’amministrazione di cui si è occupato,e per il quale
dovesse emergere qualsiasi rilievo, il presidente Lombardo si
affida con incondizionata fiducia all’attività della
magistratura”.
In mattinata la ex presidente del consorzio universitario del
Calatino,Melita Schillaci, citata da ‘la Repubblica’ in una nota
aveva sottolineato come l’incarico ricevuto era a titolo
gratuito. Dopo aver elencato il proprio, imponente curriculum
professionale, la professoressa Schillaci si è chiesta come “è
possibile che in questo benedetto Paese non si possa fornire con
competenza e passione il proprio contributo senza finire in un
articolo dal titolo ‘Gli esperti d’oro’? Notizie come queste, non
appurate alla fonte, rischiano di mettere in gravi difficoltà
chi, da anni, si spende sul territorio. In Sicilia siamo in
tantissimi a lavorare per contribuire allo sviluppo: le energie e
le risorse spese in tanti anni di lavoro non possono essere
cancellate o peggio, infamate, attraverso poche righe, peraltro
non rispondenti al vero, che fanno in breve tempo il giro di
tutta l’Italia”.
Cas
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