Sicilia/ Sala operatoria è chiusa, muore e scatta rivolta gente


Palermo, 27 ago. (Apcom)
– Proteste e blocchi stradali con trattori e fuoristrada e migliaia di persone in strada a Mazzarino, in provincia di Caltanissetta, dove, forse a causa della chiusura della sala operatoria dell’ospedale, giovedì scorso è deceduto un centauro, Filippo Li Gambi, 23 anni.

Dopo un incidente stradale il giovane si era tranciato una gamba ed era stato trasportato all’ospedale ‘Santo Stefano’ di Mazzarino ma i medici non hanno potuto far molto perché la sala operatoria era chiusa. Il ragazzo venne quindi trasferito al Sant’Elia di Caltanissetta dove morì subito dopo il ricovero. Ieri pomeriggio a Mazzarino si sono svolti i funerali e subito dopo il padre del ragazzo, Giovanni Li Gambi, si è incatenato davanti all’ospedale chiedendo di accertare le cause della morte del figlio. Alla protesta dell’uomo hanno aderito sempre più persone e questa mattina i negozi del paese sono rimasti chiusi mentre alcuni dimostranti hanno bloccato, dalla notte scorsa, la statale 262 Caltanissetta-Gela allo svincolo di Judeca, e altre strade.

L’ospedale Santo Stefano di Mazzarino rientra fra quelli ‘soppressi’ dal piano di riordino della Regione siciliana e da settimane è in corso un duro braccio di ferro fra gli amministratori dei comuni limitrofi e l’assessorato regionale alla sanità.

Sempre in provincia di Caltanissetta, a Niscemi, si è conclusa la protesta di 28 donne contro la chiusura di un mese ‘per ferie’ del reparto di ostetricia e ginecologia. Dopo tre giorni di protesta e occupazione il reparto è stato riaperto

Cas

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