CIMBERIO | |
MONTEPASCHI |
progressione: 17-16, 33-28; 48-45, 64-64
: De Nicolao 14 (4-6, 1-7), Banks 14 (2-3, 2-4), Ere 3 (1-4, 0-2), Polonara 10 (3-6, 0-3), Johnson 10 (5-9); Scekic 4 (2-4), Sakota 2 (1-3), Rush 2 (1-5, 0-2), Stoglin 12 (2-5, 2-8). Ne: Testa, Balanzoni, Mei. All. Bizzozi.
: Haynes 16 (2-9, 2-7), Cournooh 6 (1-2, 1-1), Carter 11 (1-3, 1-5), Nelson 5 (1-3, 1-2), Hunter 18 (9-16); Viggiano 8 (4-4, 0-1), Janning 9 (1-5, 1-6), Ress (0-1 da 3), Ortner 7 (3-5). Ne: Udom, Marini, Green. All. Crespi.
: Paternicò, Vicino, Sardella
– Da 2: V 21-45, S 22-47. Da 3: V 5-26, S 7-23. Tl: V 14-16, S 15-22. Rimbalzi: V 48 (21 off., Polonara 13), S 42 (17 off., Hunter 10). Assist: V 9 (Stoglin 5), S 15 (Haynes 10). Perse: V 13 (De Nicolao 3), S 10 (Janning 3). Recuperate: V 4 (De Nicolao 3), S 2 (Haynes, Nelson 1). Usc. 5 falli: De Nicolao. F. tecnico a Johnson (27’40”). Spettatori: 4.185. Incasso: 51.020 euro.
È finita con l’incerottato Adrian Banks in curva, insieme a tutti gli altri, ad abbracciare quel pubblico che alla sirena ha applaudito, convinto, dopo aver fischiato per tutta la sera l’avversario che ha messo fine al sogno-playoff della Cimberio.
Terribile e beffardo il destino che ha fatto di Siena, ancora una volta, il capolinea della corsa biancorossa. A Varese nessuno verserà lacrime se anche l’inarrestabile marcia biancoverde dovesse presto fermarsi. E non per ragioni sportive. Varese chiude avanti di un solo punto, 17-16, un primo quarto che resta inchiodato per 3’ sul 4-7 per gli ospiti. La tripla che riporta a galla i biancorossi porta la firma di Andrea De Nicolao, incarnazione di quel carattere che la squadra ha ritrovato con Bizzozi in panchina. Hunter però non ci sta. Siena si aggrappa al lungo e rimette il muso avanti, con De Nik e Banks che ribaltano il parziale sul 13-11. Entra Stoglin in regia quando Polonara e Johnson hanno già firmato l’allungo a +6, quasi vanificato in chiusura da Janning e Nelson.
Banks suona subito la carica in apertura di un secondo quarto in cui i fischi, discutibili, della terza arbitrale muoiono soffocati dalla reazione rumorosa di un PalaWhirlpool inferocito con Paternicò, Vicino e Sardella. Siena però sbaglia quasi tutto e si trova sotto anche di 10, con momenti di esaltazione biancorossa offerti dal canestro volante di Johnson e dalla tripla di Stoglin. Siena non ha Erick Green, messo ko da un colpo in allenamento. Ma è sempre Hunter il faro, poi dopo l’intervallo lungo, a cui Varese arriva avanti 33-28, accende la luce anche Haynes, che chiuderà con 16 punti. Varese viaggia con Banks e Johnson, una volta tanto molto efficace al rimbalzo, poi sul 42-35 il primo fattaccio: sull’ennesimo recupero in attacco, gli arbitri fischiano un tecnico al “Presidente” e Siena va in lunetta dall’altra parte con Haynes. Le triple di Banks e Stoglin tengono Varese avanti 48-45 allo scadere.
Poi, all’inizio dell’ultimo quarto, la seconda sciagura: Polonara firma il 50-45 su contropiede di Banks, che rientrando poi si scontra con Paternicò. Finisce così la partita di entrambi, con il biancorosso che resta giù 2’ e poi rientra negli spogliatoi. Cerotto alla fronte, colpo di frusta e botta al ginocchio. Siena torna davanti per la prima volta sul 56-57, ancora con Haynes, poi Varese rimonta e sul 62-59 subisce il terzo episodio decisivo: il canestro di Sakota in penetrazione viene giudicato sfondamento. Dal possibile +5, a poco più di 2’ dalla fine, al 64-64, con cui si va al supplementare.
Ma ormai l’inerzia del match è girata. Siena allunga subito e Varese non la prende più. Finisce 71-80. Il PalaWhirlpool fischia (gli altri e gli arbitri) e applaude (i suoi), ricambiando i 3245 grazie dello striscione con cui la società dà l’arrivederci ai suoi abbonati.
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