«Saremo sempre qui a ricordare ». Così il sindaco di Cardano al Campo ha celebrato il primo anniversario di quel tragico 2 luglio che «ha profondamente segnato» tutta la comunità cittadina. Con un ammainabandiera a mezz’asta ieri mattina all’ingresso del palazzo municipale, alle 9.45, all’incirca l’orario dell’episodio, ad un anno esatto di distanza dalla tragica aggressione dell’ex vigile , che colpì la sindaca Laura Prati e il vicesindaco nell’ufficio in cui la prima cittadina stava per aprire le porte del ricevimento dei cittadini.
Più delle parole, volutamente poche quelle pronunciate da Bellora, valgono i silenzi e i volti atterriti dei dipendenti comunali che ancora ricordano «come se fosse ieri» quei tragici e convulsi istanti: il rimbombo dei proiettili, le grida, Laura e Costantino sanguinanti a terra, le ambulanze, l’elicottero. E quel tunnel che ha condotto fino al 22 luglio, quando il cuore della sindaca ha smesso di battere all’ospedale di Varese. Un ricordo più intimo, riservato soprattutto al personale comunale che condivise quel dramma,
quell’«attacco all’istituzione» come lo definisce l’attuale primo cittadino, dopo che ieri si era celebrata la commemorazione ufficiale alla presenza della ministra della difesa . «Siamo qui per fare memoria, per capire cosa ha voluto dire il 2 luglio per la nostra comunità – sottolinea il sindaco Bellora – saremo qui tutti gli anni, sempre il 2 luglio, perché è il modo migliore per ricordare l’impegno di Laura e quello, che continua, di Costantino, nel servire Cardano, il nostro Stato e la gente».
Al suo fianco Costantino Iametti, visibilmente toccato dall’emozione, con la mano sulla spalla del sindaco dei ragazz, e i familiari di Laura, il marito e i figli e . «Ci penso sempre, a Laura e a quei momenti – confessa Iametti – per me Laura continua a vivere, e la forza di continuare, nonostante l’età, me la dà ancora lei».
E , segretario regionale del Pd, presente ieri mattina in Municipio, ricorda che è stata proprio «una lettera di Costantino Iametti» ad avviare la mobilitazione in Regione Lombardia per l’intitolazione di una sala del Pirellone a Laura Prati. «Di fronte a questa richiesta, abbiamo riscontrato la grande sensibilità del governatore e del presidente del Consiglio regionale – spiega Alfieri – credo che sia il modo migliore per ricordare Laura, perché la sua figura non è legata solo a Cardano al Campo ma ha l’attenzione di tutta la Regione, per il lavoro che ha svolto con impegno e dedizione come amministratrice locale che ha dedicato tutta se stessa al bene comune».
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