– Dossier Pedemontana, la bocciatura del governatore : «Iniziativa da campagna elettorale, a cui hanno partecipato solo i sindaci del Pd. Prendono solo in giro i cittadini». Anche perché sulle opere compensative «il Ministero non c’entra niente». Duri anche i sindaci della Lega: «Se avessi saputo prima che utilizzavano la relazione a fini elettorali, ci avrei pensato su due volte prima di condividerla» ammette il sindaco di Morazzone . Forse era inevitabile, ma ancora una volta il “caso”
Pedemontana diventa oggetto di baruffa politica tra i due schieramenti. E le amministrazioni locali, che provano a fare fronte comune per risolvere i problemi, finiscono per essere inghiottite nel tritacarne della contrapposizione tra partiti. Perché ormai il rimpallo di responsabilità tra Roma, dove governa il Pd, e Milano, dove comanda la Lega, è una costante della travagliata storia di questo sistema autostradale che, è l’unica certezza, per ora sta facendo clamorosamente flop sotto vari punti di vista.
A proposito del dossier su compensazioni, mitigazioni e pedaggi, annunciato giovedì a Villa Recalcati alla presenza del presidente della Provincia e di un gruppo di sindaci di area centrosinistra, il governatore Maroni commenta così: «Siamo in campagna elettorale, io faccio il presidente della Regione e queste cose da campagna elettorale mi fanno sorridere. Non porteranno a nessun risultato». Anche perché, fa notare Maroni a proposito dei ritardi sulle compensazioni sollevati dai sindaci, «la società Pedemontana ha fatto e sta facendo, mentre il Ministero delle Infrastrutture non c’entra. Le opere compensative di Pedemontana sono già state stabilite ed è la società Pedemontana che se ne occupa». Per Maroni il mittente del dossier è sbagliato, così come anche il metodo: «Infatti – l’affondo del governatore – sono andati solo i sindaci del Pd: sono cose da campagna elettorale che prendono in giro i cittadini. Peggioreranno le cose? No, perché io non mi abbasso a queste cose. Dopodiché io risolvo i problemi, non sto dietro a polemiche senza fondamento».
Sulla stessa lunghezza d’onda , sindaco di Morazzone, altro Comune coinvolto direttamente: «Una passerella dei sindaci di centrosinistra in tipico stile renziano – afferma l’esponente leghista – La relazione era condivisa, ma la prossima volta prima di condividere qualcosa con alcuni sindaci di centrosinistra ci penseremo su due volte, perché se viene utilizzata a fini elettorali per le passerelle dei sindaci del Pd non ci sta assolutamente bene. E ora, se andranno a portare questo dossier dal ministro Delrio prima del 5 giugno, rischiamo di vedere un’altra passerella di partito. Pura propaganda elettorale».