– Trent’anni dopo papà Mauro, Simone Miele trionfa a Varese nel Rally dei Laghi. Di padre in figlio, buon sangue non mente. Un successo strameritato, quello del 27enne di Olgiate Olona, dominatore della 25^ edizione della spettacolare competizione organizzata con grande successo da Varese Corse. E ad accogliere Simone all’arrivo nei Giardini di Palazzo Estense, c’era proprio un emozionato papà Mauro, che il rally varesino l’ha vinto due volte: nel 1986 e nel 1989. Miele –
con l’esperto navigatore Roberto Mometti al proprio fianco – si è imposto a bordo della Ford Fiesta WRC (di proprietà della famiglia Miele) con il tempo di 1h11’40’’. Sul secondo gradino del podio è salito un ottimo Andrea Crugnola su Ford Fiesta (1h12’16’’). Terzo Luca Pedersoli, che ha chiuso la gara in 1h12’57’’ sulla Citroen C4 WRC. Niente da dire, ha vinto il più costante di questa “due giorni” di Rally sulle strade varesine. Basti dire che Miele ha conquistato cinque prove speciali consecutive, compresi i tre Cuvignone. Una prova di una solidità straordinaria. Non solo: nella PS4, l’olgiatese figlio d’arte si è superato chiudendo la prova con il record di tutti i tempi sul Settetermini (6’54’’7). Se Miele è stato straordinario, non è stato molto da meno Andrea Crugnola: dopo un sabato non esaltante, il 26enne di Calcinate del Pesce si è ampiamente riscattato ieri sulla sua Ford Fiesta R5 (navigatore: Mara Bariani), dimostrando tutto il suo talento con la vittoria nelle ultime due prove. Sul gradino più basso del podio sale dunque Luca Pedersoli, anche lui tra i più attesi alla vigilia: il pilota bresciano, classe 1971, non ha però mai dato l’impressione di poter vincere la competizione a bordo della sua Citroen C4 WRC (con Matteo Romano a far da navigatore). Grande deluso della giornata il besnatese Giuseppe Freguglia, ritiratosi alla partenza della PS3 del Cuvignone. Decisivo il ritardo accumulato nella giornata di sabato. Vincitore delle ultime tre edizioni del “Rally dei Laghi”, stavolta Freguglia non è riuscito a trovare il giusto feeling con la sua Citroen Ds3 Wrc. Nulla di grave: non sempre si può vincere, cantavano i Rokes negli anni ’60, ma Freguglia è già nella storia della competizione varesina. Da segnalare anche le positive performance del lavenese Filippo Pensotti (4°), del comasco Marco Roncoroni (6°), del malnatese Giuseppe Dipalma (8°), la squalifica di Alessandro Ripoli, che ha usato una gomma in più di quelle consentite, e l’abbandono di Marco Gianesini, la cui Fiesta si è incastrata bloccando temporaneamente la corsa ieri mattina. Al traguardo sono arrivate 41 delle 82 auto partite sabato.
A vincere però non è stato solo Miele, ma tutto il Rally dei Laghi, che si conferma una volta di più come una delle prove rallystiche più spettacolari e seguite del nostro paese. Semplicemente pazzesco l’entusiasmo della folla che sabato, complice la splendida giornata, si è accalcata nei dintorni della Colacem di Caravate: si parla di non meno di cinque-seimila persone, roba da tappone del Giro d’Italia o del Tour de France. Tanto entusiasmo anche ieri ai Giardini di Palazzo Estense: giovani, famiglie, appassionati, semplici curiosi si sono soffermati a lungo sotto il palco delle premiazioni ad applaudire tutti i protagonisti. La 25^ edizione del Rally dei Laghi (competizione inserita nel circuito della Coppa Italia) va dunque in archivio con grande successo. Unico fuoriprogramma: il lieve ferimento di un commissario, colpito da un sasso partito accidentalmente dalla gomma di un concorrente.