Simonetta Vimercati cade nel vuoto. Si tenta di fare luce sull’incidente

Tristezza e cordoglio tra i colleghi a Palazzo Estense, il suo luogo di lavoro da sedici anni

Lutto a Palazzo Estense. Simonetta Vimercati, da sedici anni dipendente comunale, è morta lunedì cadendo dal sesto piano di un palazzo a Milano.

La triste notizia ha iniziato a circolare solo ieri mattina negli uffici di Palazzo Estense perché la donna era in ferie, ma la morte della dipendente impiegata all’ufficio contratti risale a lunedì pomeriggio. Ne hanno parlato tutti i principali quotidiani nazionali, senza che tuttavia si potesse risalire all’identità della donna. Simonetta Vimercati, 51 anni, ha infatti incontrato la morte in circostanze ancora tutte da chiarire: un volo nel vuoto che, purtroppo, non le ha lasciato nessuno scampo.

Da una prima ricostruzione degli inquirenti e da quanto riportato dai giornali sembra che Simonetta stesse pulendo i vetri di casa, lunedì pomeriggio poco prima delle 15, quando è precipitata nel vuoto per circa una ventina di metri. Secondo una primissima ricostruzione degli uomini della questura di Milano, era in bilico sul davanzale impegnata nei servizi di casa, quando ha perso l’equilibro ed è caduta dal sesto piano del condominio al civico 14 di via Gian Rinaldo Carli, nel quartiere Affori. Sul posto sono immediatamente intervenute un’ambulanza e un’auto medica, ma i soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso della vittima. Si attendono ora i risultati dell’autopsia, disposta dall’autorità, per avere la certezza che si sia trattato di un tragico incidente.

«Dovrebbe essere successo nella casa di una zia che era appena morta – spiegano i colleghi di Palazzo Estense – Ci aveva parlato di questa recente eredità e deve aver approfittato delle ferie per sistemarla». In realtà la donna è originaria di Caronno Varesino e abitava a Gazzada. Proprio in paese si è sparsa velocemente la notizia che poi è arrivata anche in comune. «Non riuscivano a rintracciarla e una collega ha deciso di provare a cercarla a casa – spiega Emanuela Visentin, dirigente dell’area I del comune di Varese –, così abbiamo saputo dell’incidente». Simonetta sarebbe dovuta rientrare martedì dalle ferie, ma nell’ufficio al primo piano di Palazzo Estense non è mai arrivata. «Quando non l’abbiamo vista martedì ci siamo tutti un po’ allarmati. Simonetta era una persona molto precisa e quindi avrebbe sicuramente avvisato di un suo rientro posticipato dalle ferie. L’abbiamo chiamata sul cellulare e inviato molti messaggi, ma non abbiamo mai ricevuto risposta. L’ansia che le fosse successo qualcosa è andata crescendo per tutta la giornata, fino alla triste scoperta». Una collega che abita nelle vicinanze di Simonetta ha deciso di passare da casa dopo il lavoro ed ha appreso dal marito della donna la notizia.

Precisa, affidabile, intelligente ma molto riservata, Simonetta aveva stretto pochi ma forti legami in comune. Era arrivata a Varese nel 2000, impiegata allo Sportello Unico, «e solo un anno fa era stata trasferita qui all’ufficio contratti. Una donna meravigliosa che lavorava seriamente e che ha lasciato un grande vuoto qui in comune». Oggi potrebbe essere eseguita l’autopsia sul corpo di Simonetta e poi potranno essere disposti i funerali.